Una stagione a di poco complessa: infortuni, tanti e troppi. Le note inchieste che devono avere una sentenza definitiva. Ma al netto di tutto ciò il tifoso juventino ce l’ha con Allegri.
Il pari di Bologna ha posto fine a tre sconfitte consecutivi in campionato, quattro considerando la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter. Juve ancora in corsa in Europa League, mentre per il capitolo campionato c’è un grosso punto interrogativo, figlio di una sentenza del Collegio di Garanzia del CONI, che ha riportato tutti gli incartamenti alla Corte d’Appello Federale.
La Juve guarda in faccia alla realtà e continua dritta per la sua strada “La conferma di Allegri è un’ovvietà”. Questa è un’ufficialità, visto che per parole sono di Francesco Calvo, l’attuale CFO della Signora. “Con Allegri c’è un progetto di 4 anni, non siamo ancora a metà. Per lui parlano gli 11 trofei alla Juve, assolutamente non è in discussione”.
La nuova dirigenza bianconera va controcorrente, visto che il tifoso medio della Juventus non è affatto soddisfatto dell’aspetto tecnico di Max Allegri, al netto di tutte le problematiche (infortuni e Giustizia sportiva) dove l’allenatore toscano non può essere oggettivamente colpevole.
Ma è chiaro che a fine stagione si tireranno le somme, nelle quali confluirà tutto. E lì la Juventus non potrà farsi trovare senza piano B.
Secondo Tuttosport, infatti, non c’è aria di divorzio con Max Allegri, che ha un contratto fino al 2025 da 7,5 milioni a stagione. Però al tempo stesso, bisogna trovare un’alternativa, così la dirigenza dà un’occhiata al piano B, nel caso in cui dovesse degenerare la situazione.
Il nome che ogni tifoso bianconero sogna per la Signora è uno solo. Zinedine Zidane, pronto a tornare ad allenare, anche se il PSG da una parte e il richiamo di Cristiano Ronaldo all’Al-Nassr sono forti, troppo forti per chi sta pensando al piano B.
Il nome caldo per la Juve è un ex juventino: Igor Tudor, sia un difensore bianconero, all’occorrenza utilizzato a centrocampo nella sua prima esperienza di sette anni (1998-2005), sia nella seconda (2006-2007), addirittura allenatore in seconda ai tempi della esperienza di Pirlo.
Il croato, classe 1976, sta facendo molto bene in Francia alla guida dell’Olympique Marsiglia, seconda forza della Ligue 1, dietro un PSG che alla fine ha solo cinque punti di vantaggio. Tudor piace per il gioco propositivo e aggressivo che sa imporre alle sue squadre (esattamente l’opposto della visione di calcio di Max Allegri) in vantaggio rispetto a Conte, Gasperini, e quel De Zerbi che al Brighton sta facendo impazzire l’Inghilterra.