Tutte le strade portano alla fine di un ciclo. Glorioso, per certi versi irripetibili, ma a quanto pare al capolinea.
A pochi giorni dal ritorno della Champions League e dal remake della scorsa finale contro i campioni del Real Madrid, il Liverpool è una squadra che naviga in brutte acque.
Attualmente decimo, anche se con una partita in meno, la zona Champions è a undici lunghezze, per non parlare con la vetta: un umiliante -21.
Ma non sono solo gli scarsi risultati a preoccupare, e non poco, i tifosi di una Merseyside alquanto furente (i “cugini” dell’Everton rischiano anche la retrocessione), è un clima tutt’altro che piacevole. Da fine ciclo.
Le stesse interviste di Klopp sono fin troppo criptiche, quasi sfuggenti quando si parla del futuro di un manager che a Liverpool ha scritto semplicemente la storia, riportando il titolo ad Anfield Road, vincendo tutto, qualsiasi trofei inglese ed internazionale.
“Quando ho lasciato il Dortmund ho detto, qualcosa deve cambiare qui. Era una situazione diversa lì, ma in un certo senso è simile. O me ne vado… o molte altre cose cambiano“. Parole sempre più criptiche quelle dette dal 56enne di Stoccarda. Che dice e non dice. “Questa estate vedremo, non ora”.
Non sono frasi dette chissà quando, ma a metà gennaio, e la situazione non è che sia cambiata molto. I tabloid, che in questi casi ci sguazzano, sono andati addirittura oltre.
Secondo BeInSports, un blog del noto giornalista britannico Richard Keys, non è affatto escluso che l’allenatore renano vada via prima di giugno. “Io credo che non se ne adrà – si legge – non adesso, ma se viene eliminato dal Real Madrid potrebbe accadere. La caduta del club è una sua responsabilità, la squadra è soltanto l’ombra di quello che fu”.
Se il Liverpool dovesse cadere nuovamente contro l’odiato Real Madrid (Klopp ci ha perso già due finali di Champions, una a Kiev contro i Blancos allenati da Zidane, l’altro lo scorso anno contro Carletto Ancellotti allo Stade France), i Reds sarebbero fuori praticamente da tutto a febbraio. Mai accaduto dal 2015, anno dello storico insediamento di Klopp a Liverpool per prendere il posto di Brendan Rodgers.
Ma c’è anche dell’altro. Perché in queste situazioni le notizie, o presunte tali, arrivano sempre doppie. Perché per un allenatore che va (semmai) un altro (sempre semmai) ne arriva. Il nome caldo per l’era Klopp è quello di Thomas Tuchel, uno che al Chelsea si è presentato vincendo la Champions.