“Esonero? Me l’ha detto un giornalista”: vergogna totale | Rapporti completamente distrutti
Un curioso retroscena getta ombra su di un blasonato club e potrebbe essere pagato a carissimo prezzo.
L’allenatore è un uomo solo. Mai frase più esaustiva, attribuita ad Arrigo Sacchi, potrebbe spiegare il mestieraccio di un tecnico. Prendete il Napoli.
I tifosi azzurri hanno interrotto prima del tempo i festeggiamenti per il terzo scudetto, a 23 anni dai tempi di Maradona. Perché? Mentre sbandieravano bandiere e vessilli si sta per consumare un divorzio che ha dell’incredibile. Apparentemente inspiegabile. A quanto pare Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti hanno saputo mascherare bene dissapori e incomprensioni figli di due caratteri particolari, forti, fortissimi. Non si spiega altrimenti quanto sta accadendo alle falde del Vesuvio.
L’ulteriore festa per l’inutile ma comunque prestigioso 3-1 all’Inter fresca di conquista della finale di Champions, viene offuscata dalle dichiarazioni nel dopo gara di Luciano Spalletti, che gettano più di un’ombra sul suo futuro a Napoli, sanno quasi di un lungo addio.
“Non sto aspettando nulla, è tutto chiaro e definito. C’è soltanto da dirlo. Abbiamo convenuto col presidente di aspettare ancora. Fuochino, fuocherello, acqua… non vi inventate niente, non c’è stata nessuna trattativa”.
Presente e futuro
L’abbraccio con Di Lorenzo, però, uno dei castigatori proprio della Beneamata vale probabilmente più di mille parole. A neanche tre settimane dalla certificazione dello scudetto, Giuntoli è promesso sposo della Juve, Spalletti può prendere qualsiasi strada.
Arrivano i primi nomi dei possibili sostituti di Luciano Spalletti, come se fosse stato tutto già deciso e partendo dal presupposto che l’allenatore del Napoli lo ha scelto sempre Dela. E sarà così anche stavolta. Lui tratta con chiunque in prima persona: sa Gasperini a Benitez, passando Italiano, chi più ne ha più ne metta. Addirittura è uscito il nome di Nagelsmann. Già Nagelsmann.
Di male in peggio
Julian è altro allenatore solo. “Non sapevamo nulla, dell’esonero lo abbiamo saputo da un giornalista”. Così Volker Struth, procuratore dell’ex allenatore del Bayern Monaco, ha raccontato il curioso retroscena. “Stavamo giusto bevendo una bottiglia di vino quando ho ricevuto la telefonata da un giornalista che mi ha detto: ‘Come, non lo sai ancora? Julian è stato esonerato, Tuchel è il nuovo allenatore”. Numeri alla mano una scelta alquanto discutibile: certamente per il come è finita la storia, ma soprattutto per come è continuata l’annata dei campioni di Germania.
Con Nagelmasmann il Bayern era in corsa su tutti i fronti: primi in Bundesliga, ai quarti di Champions League e in corsa per la DFB Pokal. E’ arrivato Tuchel, la Coppa di Germania è finita troppo presto, il Manchester City non ha avuto problemi a far fuori i bavaresi con due clean sheet in Champions. Come se non bastasse è arrivato il tracollo casalingo con il Lipsia, mentre il Borussia Dortmund ha vinto ad Augsburg operando il sorpasso a un turno dal termine: in caso di successo col Mainz la Banda dell’Oro sarà campione! Chissà cosa staranno pensando a Monaco di Baviera.