È da un anno che Sebastian Vettel non vince e negli ultimi tempi sta assistendo ai successi del suo compagno di scuderia, Charles Leclerc (a Spa e a Monza). Il tedesco era arrivato in Ferrari con un curriculum di tutto rispetto: quattro titoli che lo davano per favorito nella vittoria al Mondiale.
Il pilota dice che nonostante il momento non sia semplice, la situazione non è disastrosa; ammette di aver sbagliato a Monza ma gli errori capitano e questa per lui non è la sua stagione peggiore.
In questa intervista, nega anche i dissapori con il suo compagno di scuderia, Leclerc, e confessa di aver solo parlato con lui, senza svelare cosa si siano detti.
Smentisce anche le voci di un possibile ritiro: a marzo, a Bahrein, aveva affermato con una battuta che si sarebbe ritirato solo se le regole fossero cambiate in modo insensato: non immaginava che le sue parole venissero travisate in questo modo.
A rafforzare la sua voglia di non ritirarsi è il suo contratto che dura fino al 2020, ma anche la passione che ha per il correre.
D’altronde, un altro traguardo che il pilota vuole raggiungere è vincere con la Ferrari, solo dopo quel momento non sa cosa succederà.
Inoltre, Vettel fa una critica alle gomme che sono troppo sensibili e ammette che questa è una cosa che lo penalizza: per lui la migliore Ferrari che abbia mai guidato è quella del 2017 (nonostante avesse un deficit di potenza rispetto alla Mercedes).
Infatti, a suo dire, era molto forte soprattutto sulle piste dove serviva più carico e, se avesse avuto il motore attuale, il finale sarebbe stato di certo diverso.
L’intervista si è conclusa con degli apprezzamenti ad Hamilton (che lo ha sempre battuto negli ultimi anni); il tedesco ha dichiarato che si merita di guidare quella macchina così come merita di aver vinto.