Gasperini e la clamorosa offerta dalla Liga spagnola: impossibile dire di no
C’è stato solo un momento negli ultimi anni in cui Gasperson, così come lo chiamano lì, nella terra cara alla Dea, è stato a un passo dall’andar via. Chissà se cederà stavolta.
Fu la Roma nel 2019 a farlo vacillare. L’offerta era molto allettante, sicuramente con obiettivi più ambiziosi rispetto all’Atalanta, anche se poi il tempo dirà altra.
Disse di no ufficialmente per una scelta di cuore. In realtà, più tardi uscirono fuori i retroscena del mancato arrivo nella Capitale, sponda giallorossa.
In quel periodo alla Roma si viveva una situazione confusa, non del tutto chiara dove il ruolo di Franco Baldini è ingombrante.
In più Gasperini, come Conte prima di lui, era stato correttamente informato da Guido Fienga, CEO all’epoca della Roma, delle problematiche finanziarie della società, obbligata ad accumulare plusvalenze entro il 30 giugno e destinata a perdere tre giocatori importanti: Dzeko, Manolas e De Rossi, almeno, se non Zaniolo.
C’è chi dice no
E’ lì che Gasperini annusò il pericolo, scottato peraltro dalla situazione all’Inter, dove ancora lo rimpiangono. Non se la sentì di allenare una squadra scarica e svuotata di valori tecnici, senza certezze sul futuro. Così mentre tutti si aspettavano quel sì che alcune radio romane davano per certo, il dietrofront.
Ufficialmente: “Quando fai certi campionati (terzo posto in Serie A, in finale di Coppa Italia persa con la Lazio, ndr) possono capitare – ammise in quei tempi – delle tentazioni e devo dire che l’amore che ho per l’Atalanta e che tutta Bergamo ha per me mi ha fatto arrivare a dire no alla Roma”. A prescindere da scelte di cuore o di testa, mai mossa fu più azzeccata.
Scelta di testa o di pancia?
Proprio in quella stagione in cui era promesso sposo alla Roma, Gasp riuscì a compiere un’impresa clamorosa. A tal punto da stupire lo stesso Guardiola, che si lasciò andare a una frase diventata iconica: “Quando giochi contro l’Atalanta è come andare dal dentista, si soffre sempre”. In effetti i nerazzurri passano il turno quando nessuno se lo aspettava, eliminano in maniera roboante il Valencia agli ottavi. E a quarti sono a una manciata di minuti dalle semi, prima che il frastornato PSG trova la rete del 2-1. Finisce comunque terzo in campionato, a -5 dalla Juve, che stava battendo all’Allianz Arena.
Non è la Roma a chiamare Gasp, ma addirittura l’Atletico Madrid, che non sa anche se continuerà con il Cholo. In pole c’è Luis Enrique, ma secondo la stampa spagnola fra i papabili sta acquisendo valore la canditura di Gasp. Che farà stavolta nel caso in cui dovesse arrivare un’offerta clamorosa? Sceglierà di testa o di pancia? Aspettare per credere.