Ha partecipato alle Olimpiadi 2010 di Vancouver nel superG, quattro anni dopo ha preso parte anche ai Giochi di Sochi nella disciplina dello ski cross e adesso Georgia Simmerling, 27 anni, torna per le Olimpiadi di Rio 2016. Tre partecipazioni olimpiche, dunque, e tutte e tre in discipline diverse!
Goergia Simmerling, d’altronde, è nata e cresciuta con lo sport nel cuore. Inizialmente aveva scelto la bici come attività sportiva che l’avrebbe dovuta tenere impegnata a tempo pieno, ma poco dopo i suoi interessi si sono spostati sullo sci: «Ho iniziato la mia attività sportiva con la bici, ma poi ho mollato le due ruote per dedicarmi allo sci. Pensavo di conciliare lo ski cross e il ciclismo. E in effetti un po’ ci riesco».
A Rio la canadese gareggerà nel ciclismo su pista, ma nonostante quella in dirittura di partenza sarà la sua terza Olimpiade, di fermarsi non ne vuol proprio sapere: «Se devo dirla tutta il mio obiettivo dopo Rio sarà quello di partecipare a Pyeongchang 2018!».
Una donna instancabile, un tris di discipline in cui se la cava egregiamente. Sono pochissimi gli atleti che si possono permettere di eccellere in diverse discipline: lo statunitense Edward Eagan, ad esempio, nel 1920 vinse nel pugilato e dodici anni dopo nel bob a 4; la tedesca Christa Luding-Rothenburger vinse due ori e un argento nel pattinaggio su ghiaccio e a distanza di pochi anni si specializzò nel ciclismo su pista fino a portarsi a casa un argento. Passati alla storia anche i vari Daniele Norling (ginnastica e salto ad oastacoli), Anfisa Rezisova (staffetta di fondo e biathlon), Morris Kirksey (4×100 di atletica e rugby) e per finire Carl Schumann (lotta e ginnastica).
Francesco Giubilini