Green Pass in Italia: le regole per lo sport al chiuso
È arrivato nella Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto che disciplina i vari casi in cui è necessario avere il Green Pass nel nostro Paese. Dal 15 ottobre il certificato verde sarà obbligatorio per i lavoratori pubblici e privati, per gli autonomi e per chi ha una partita IVA. Sarà necessario a partire da quella data avere a disposizione il certificato in questione anche per i servizi di ristorazione al tavolo al chiuso, per gli spettacoli e le competizioni sportive, per i luoghi della cultura, ma anche per palestre, piscine, centri natatori, funivie, centri benessere e sport di squadra. Cosa succederà quindi per chi fa sport al chiuso? Andiamo ad analizzare tutti i dettagli.
Il Green Pass obbligatorio per lo sport al chiuso
Per prima cosa dobbiamo ricordare che il Green Pass non sarà obbligatorio per esempio per chi vorrà andare a correre in un parco all’aperto. Ma per le altre attività, che riguardano lo sport nei luoghi chiusi, sarà necessario avere la certificazione che attesta la somministrazione del vaccino anti Covid o la presenza di un recente tampone.
Non saranno obbligati ad avere il Green Pass coloro che frequentano i centri sportivi all’aperto. Il certificato sarà però necessario per coloro che si recano in tutte le strutture al chiuso, come le piscine e le palestre.
Il Green Pass non è obbligatorio per chi ha meno di 12 anni, ma gli accompagnatori, se vorranno entrare nella struttura, dovranno averlo a disposizione.
Settimana bianca e Green Pass
Per quanto riguarda lo sci, la settimana bianca potrà essere effettuata dagli interessati proprio con il Green Pass. L’accordo tra Fisi, Anef, Federfuni Italia, Amsi e Colnaz ha stabilito proprio la necessità di avere il certificato per l’accesso agli impianti da parte di chi ha più di 12 anni di età.
È stato stabilito inoltre che bisogna favorire la vendita online per l’accesso agli impianti, oltre naturalmente a percorsi con distanziamenti di almeno un metro, portata massima per le seggiovie al 100% con l’uso della mascherina (o ridotta all’80% con la chiusura delle cupole paravento). Per quanto riguarda le cabinovie e le funivie è prevista una capienza massima all’80%, con l’uso obbligatorio della mascherina per la protezione.