Sotto gli occhi del commissario tecnico della Nazionale, due bianconeri chiudono l’allenamento anzitempo per infortunio.
Settimana di lavoro alla Continassa, dopo la vittoria contro la Lazio. Cominciano le competizioni europee, per gli altri. La Juventus, come ben noto, per la prima volta dopo dodici anni si dovrà concentrare soltanto su campionato e Coppa Italia. Una mancanza importante per una società così importante, ma allo stesso tempo, forse, il modo ideale per ricostruire un ciclo. Per davvero, stavolta.
La scorsa stagione si è chiusa un’era, anche da un punto di vista societario: per la prima volta dal 2010 non è Andrea Agnelli a prendere le decisioni in seno alla dirigenza. Un nuovo presidente e un nuovo direttore dell’area sport, quel Cristiano Giuntoli che ha costruito il Napoli tornato campione d’Italia dopo trentatré anni.
Una mini rivoluzione è avvenuta anche nella rosa, soprattutto in termini di addii. La squadra ha detto addio a Leonardo Bonucci e Juan Cuadrado, gli ultimi reduci del primo ciclo targato Massimiliano Allegri. È stato addio anche con Angel Di Maria, un campione straordinario – capitato anche in un’annata particolare – con cui, però, non è mai scoppiata la scintilla.
Addii che hanno portato un risparmio importante a livello di monte ingaggi, che si è abbassato di 44 milioni di euro, e che potrebbe calare ulteriormente qualora venisse confermata la positività al testosterone di Paul Pogba.
Alla seduta d’allenamento di ieri alla Continassa, un ospite: Luciano Spalletti. Il commissario tecnico della Nazionale ha iniziato il tour dei ritiri, per controllare le condizioni dei possibili azzurri e parlare con Massimiliano Allegri.
Nel corso della seduta pomeridiana Alex Sandro ha accusato un problema muscolare alla coscia sinistra. Non è ancora chiara l’entità dell’infortunio, che verrà stabilità soltanto dagli esami strumentali. Quasi certa la sua assenza al Mapei Stadium per la partita di domenica.
Anche Adrien Rabiot ha abbandonato anzitempo l’allenamento, ma per lui soltanto una botta: nulla di preoccupante. Il centrocampista francese dovrebbe essere regolarmente tra i titolari contro il Sassuolo. L’ottima prestazione messa in campo contro la Lazio potrebbe far propendere Allegri per confermare lo stesso undici, il che sarebbe una novità assoluta dal suo ritorno: non ha mai schierato due volte consecutivamente la stessa formazione.
(3-5-2) Szczesny, Gatti, Bremer, Danilo; McKennie, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic.