Gundogan cosa fai? Beccato nella sede del club: firma a parametro zero?
La crisi del settimo anno. Tanto è passato da quel 2016, quando il Manchester City, secondo il volli fortissimamente volli İlkay Gündoğan, lo strappò al Borussia Dortmund per una trentina di milioni di euro.
E’ stata una gran bella storia, andata al di là del quinquennale con cui i Citizens lo convinsero a lasciare il bacino della Ruhr e la Banda dell’Oro, dove quel vestito giallonero gli donava tantissimo.
Ma come tutte le storie, stanno scorrendo i titoli di coda sull’esperienza del capitano della nazionale tedesca nella squadra di Guardiola. La notizia non era questa.
Da tempioi tabloid inglese parlano di un rapporto logoro con quel centrocampista tecnico e moderno, che Guardiola ha elevato a ennesima potenza, facendogli ricoprire tutti i ruoli, lì in mezzo al campo.
Ottima attitudine negli inserimenti offensivo, gran palleggiatore, un giocatore elegante, dalla grande visione di gioco. Era nato per stare in mezzo al campo, con Guardiola ha giocato ovunque, perfino mediano e trequartista.
Affare in dirittura di arrivo
Gli scade il contratto a giugno, il Manchester City non si è fatto mai sentire per parlare di rinnovo, così il 33enne di Gelsenkirchen ha avuto modo e tempo per trovarsi una nuova squadra. Già, sempre tutto fatto per il suo approdo in Spagna.
Sia la stampa inglese che la prensa spagnola hanno intercettato lo zio di Gundogan, che altri non è che il suo procuratore, a Barcelona, nella sede degli azulgrana, a colloquio con la dirigenza Culè.
Indizi e prove
Che sia una trattativa molto ben avviati, forse ai dettagli, lo si capisce proprio da questo indizio, che mancava. Già, le indiscrezioni c’erano tutte. A gennaio la nota trasmissione El Chiringuito dava per certo il passaggio di Gundogan al Barcelona, addirittura effettivo dal primo luglio. A stretto giro di posta è arrivato anche El Mundo Deportivo a svelare altri particolare di un affare ormai fatto. Il terzo indizio (quello dello zio in sede) da che mondo è mondo fa una prova.
Gundogan al Manchester City ha vinto di tutto, di più. Più volte. Ben quattro le Premier alzate, altrettante Coppa di Lega, due Community Shield (l’equivalente della nostra Supercoppa, più o meno) e la prestigiosissima FA Cup. Gli è mancata soltanto la Champions League. Non è detto che la vinca quest’anno. Vero è che il centrocampista tuttofare tedesco ormai è promesso sposo del Barça, ma all’occorrenza uno come lui può far comodo anche da separato in casa.