Hakan Sukur, ex stella della nazionale turca che in Italia ha giocato con le maglie del Torino, dell’Inter e del Parma, rischia di essere arrestato. Pesa come un macigno il sospetto che anche lui abbia potuto prendere parte al golpe del 15 luglio scorso, quando un commando militare si è fatto largo tra le strade di Ankara e Istanbul con l’obiettivo di mettere in atto un colpo di Stato in Turchia.
A riferire del mandato d’arresto per Hakan Sukur è l’agenzia di stampa Anadolu, la quale ha precisato che «Sukur è accusato di avere preso parte a un gruppo terroristico armato». Sukur avrebbe avuto legami con l’organizzazione che avrebbe a capo il predicatore Fethullah Gulen, ritenuto dal governo turco l’ispiratore del fallito colpo di Stato.
Non è ancora chiaro sulla base di quali elementi il calciatore sia entrato a far parte della lista dei «terroristi». L’accusa potrebbe essere la conseguenza di un post su Twitter attraverso il quale Sukur si scagliava contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Conclusa la parentesi sportiva, Tukur si è prestato alla politica inizialmente con il partito del presidente. Nel 2011 venne eletto deputato tra le fila del partito di Erdogan, da cui si dimise solo due anni dopo non appena il presidente turco ruppe ogni rapporto con Gulen. Sukur decise di seguire Gulen, e tutt’oggi dichiara di simpatizzare per il predicatore. «Ma io col colpo di Stato non c’entro nulla», dichiara.
Antonio Osso