Parole, parole, parole. Parole ambiziose prima di Monte-Carlo. Parole di scusa dopo. La stagione da flop delle Ferrari, continua.
Non c’è pace in casa Ferrari. Arrivata a casa Leclerc con la consapevolezza di chi sapeva di avere una delle rare di battere questa Red Bull e con la certezza (non corrisposta da fatti, diametralmente opposti) di poter lottare per il podio, Vasseur e soci si sono scontrati con una triste realtà.
Non c’è nessuna Ferrari competitiva, l’amara constatazione dopo il fiasco nel Principato. Le classiche parole del giovedì e la prima giornata di prove, avevano illuso tutto. Ma già dal sabato, Libere-3 prima e pole dopo, si era capito che non era proprio aria.
Nelle ultime libere la Ferrari saltellava come pochi, non performava, la solita magia di Leclerc nel Q3 per la pole aveva offerto uno spiraglio di ottimismo, infranto subito dopo la penalizzazione di tre posizioni, che a Monte-Carlo significa dire già di per sé addio ai sogni di gloria, al netto di clamorosi colpi di scena.
Eppure quei clamorosi colpi di scena ci sono stati, perché tutti si aspettavano un po’ di pioggia e non un violento acquazzone, ma la Ferrari non ha saputo nemmeno cogliere l’attimo: errori su errori, che si sommano ad altri errori meccanici in questa difficilissima parte di stagione. Una stagione da zero vittorie, stante così le cose.
Sei Gran premi, tutti vinti dalla Red Bull. Solo sei Gran Premi e una classifica al di poco deludente per le Ferrari, sia per il Mondiale Piloti sia per quello Costruttori. La scuderia di Maranello è lontanissima dalla Red Bull, addirittura 159 punti, l’Aston Martin seconda ne ha 30 in più, perfino una deludente Mercedes è a +19. Per non parlare del Mondiale piloti.
Super Max Verstappen leader con 144 punti, anche il suo compagno di squadra è già in tripla cifra 8°105), Alonso ne ha 93 e Lewis Hamilton 69. Russell su Mercedes a quota 50: sesto Sainz a 48, settimo Leclerc a 42.
“L’ultimo week end di Monte-Carlo è stato frustrante. In questi casi che dobbiamo tenere la testa alta”. Fred Vasseur fa spallucce, ma stavolta recita il mea culpa. Come se non bastasse una macchina nevrotica, difficile da guida, ci mancava una strategia completamente sbagliata.
“Mi sono scusato con Leclerc – rivela il Team Principal nonché General Manager di Ferrari – dobbiamo capire come possiamo fare un lavoro migliore, e migliorare la comunicazione tra il muretto dei box e Charles, cercando di correggere gli errori commessi”. Presto, però, che è già tardi.