Non ci sarebbe mai stato un Milan campione d’Italia senza Ibrahimovic. Ma adesso cosa si fa con il fuoriclasse svedese?
Difficile vederlo in campo nella passerella del Meazza contro un Hellas Verona impelagato nella sfida a distanza nella lotta salvezza contro lo Spezia, all’Olimpico contro la Roma.
Chissà che quell’anonimo 3-1 patito dal Diavolo a Udine lo scorso 18 marzo (con tanto di rigore sbagliato, ripetuto, segnato) non sia stata l’ultima apparizione di Ibra in maglia rossonera. Più di qualcuno mette in dubbio la sua permanenza nel Milan nella stagione che verrà.
Neanche Ibra lo sa, e gli interessa quel che conta. “Sto bene al Milan, Milano è casa mia. Del mio contratto però non so nulla – ammette lo svedese, in uno stralcio di un’intervista sulla Gazzetta dello Sport – l’anno scorso ho detto a Maldini:’fai te’. E mi è arrivato un foglio da firmare. A me basta sapere di essere un giocatore del Milan e allora so cosa devo fare, il resto non importa”.
Altra certezza di un campione senza tempo, giunto a 42 primavere: “Sto bene, sto bene Non ho ancora trovato l’equilibrio. Io mi sento Superman ogni volta che rientro, ma devo avere equilibrio“.
Un Ibra senza acciacchi avrebbe il rinnovo assicurato, ma quest’anno Ibra si è visto soltanto in quattro apparizioni, nemmeno tutte da titolari, mai una partita intera. Dubbi che si sommano ad altri dubbi.
Ibra non ha nessuna intenzione di smettere. Questa la certezza su qui gioco forza si deve partire, conoscenza il personaggio, per parlare di futuro. “Non credo di smettere – prosegue Zlatan Ibrahimovic – penso di continuare, ma devo trovare equilibrio come nella vita: se non hai serenità, stabilità, sei una bomba e le bombe esplodono“.
Partendo dal presupposto che uno come lui, se dice una cosa è quella, le sue idee potrebbero entrare in contrasto con quelle di un Milan che ha bisogno di rinforzo nell’immediato. Così ecco un altro scenario: Ibra in campo ma non con quella maglia.
Il futuro di Ibra potrebbe essere vicino a Milan, in quel Monza che ha rappresentato la grande rivelazione di campionato, grazie anche all’ottimo lavoro di Palladino, un tecnico che potrebbe e dovrebbe restare in terra briantea.
“Galliani mi chiama tutti i giorni da tre anni e mi dice sempre che Monza è bella, che c’è una bella natura e che sul tavolo c’è già il contratto, ma io sono un giocatore del Milan e sono orgoglioso di esserlo”. Ibra tiene la porta aperta a questa opportunità. Galliani è più abbottonato: “La firma di Palladino potrebbe arrivare a breve, se mi piacerebbe avere Ibra per un anno? Non lo so”.
In realtà, Ibra ha poi sorpreso tutti con l’addio al calcio. Ma chissà che, anche se non da giocatore, possa pensare di avvicinarsi al suo padre putativo Galliani…