Il giocatore ha annunciato attraverso un post su Instagram di appendere gli scarpini al chiodo.
Siamo ormai agli sgoccioli delle carriere di alcuni dei centravanti più forti degli ultimi quindi anni. Zlatan Ibrahimovic, ad esempio, nell’anticipo di Udine di sabato scorso è diventato il marcatore più anziano della storia della Serie A, segnando all’età di 41 anni e 166 giorni e infrangendo un record che apparteneva ad Alessandro Costacurta, un altro rossonero, dal 2007 (41 anni e 25 giorni).
L’attaccante svedese è tornato titolare per la prima volta dopo 419 giorni e ha trasformato il rigore che ha regalato al Milan il momentaneo pareggio. È sempre difficile vedere giocatori di questo calibro avvicinarsi al tramonto della loro vita sportiva, perché hanno segnato dei momenti importanti e indelebili.
È molto difficile stabilire anche quanto ancora giocherà Cristiano Ronaldo. L’ex leggenda di Manchester United, Real Madrid e Juventus ha deciso di trasferirsi in Arabia Saudita, dopo che l’Al Nassr gli ha offerto un contratto da 200 milioni di euro a stagione, una cifra non si è neanche mai vista in un modo neanche in un mondo come quello del calcio professionistico.
Se pensi al portoghese, il primo calciatore che viene in mente è il suo rivale Leo Messi. L’argentino ha due anni in meno rispetto al nativo di Setubal, ma potrebbe essere anche lui arrivato al capolinea se non della carriera, forse della sua avventura europea. Il contratto con il Paris Saint-Germain è in scadenza e le sirene degli Stati Uniti suonano più rumorose che mai. David Beckham lo vorrebbe alla corte dei suoi Inter Miami.
Negli scorsi giorni è arrivata l’ufficialità del ritiro di un grande attaccante, che nelle sue stagioni migliori poteva essere considerato tra i migliori nel suo ruolo. Si tratta di Emmanuel Adebayor, che all’età di trentanove anni ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.
Il togolese si è affidato ad un post su Instagram per comunicare a tutti la decisione, ringraziando coloro che l’hanno supportato nel corso dei ventidue anni di carriera professionistica: “Dagli alti ai bassi, la mia carriera come atleta professionista è stata un viaggio incredibile. Grazie ai miei tifosi per essere stati al mio fianco in ogni fase del percorso. Mi sento così grato per tutto ed emozionato per quello che verrà”
Di Adebayor si erano perse le tracce già da quando nel settembre 2015 aveva deciso di rescindere il suo contratto con il Tottenham, dopo quattro anni. Dagli Spurs in poi si è spostato di continuo, partendo da sei mesi di contratto al Crystal Palace (12 presenze e una sola rete) fino al volare in Turchia per accettare l’offerta del Basaksehir. Con il club di Istanbul ha collezionato 28 reti in due stagioni e mezzo. Ha poi giocato con il Kaseyrispor, Olimpia (squadra paraguaiana) e per infine tornare in Togo al Semassi.
I suoi anni migliori li ha trascorsi però all’Arsenal, squadra in cui ha militato per tre stagioni e mezzo sotto la guida di Arsene Wenger e dove ha messo a referto 62 reti. Il divorzio con i Gunners nel 2009 fece molto rumore, perché i due non si sono lasciati bene. Adebayor ancora oggi parla male della società londinese, rea di averlo costretto a lasciare l’Emirates per trasferirsi al Manchester City. Per un breve periodo ha indossato anche la maglia del Real Madrid durante il regno di José Mourinho.