La bomba araba lanciata sulla Juventus, riguardante Max Allegri, dovrebbe essere stata disinnescata. Almeno così sempre.
L’ultima cena a Milano tra Massimiliano Allegri e il nuovo direttore sportivo bianconero, Giovanni Manna, non dovrebbe aver prodotto nessun tradimento.
L’allenatore toscano era reduce dall’incontro a Montecarlo, durante il quale ha ascoltato la ricca proposta araba, un signor triennale da 60 milioni complessivi, ma dovrebbe aver detto no, convinto che il suo rilancio e quello della Juventus vadano di pari passo.
Così la cena con Manna è stata l’occasione per gettare le basi per i programmi a tinte bianconere per il 2023-24. Tantissimi i dubbi, in tutti i reparti. Da Chiesa a Vlahovic, che a quanto pare la Juventus sembra intenzionata a tenere, a meno di clamorose e irrinunciabili offerte.
Chi non farà parte della nuova Juve sarà Juan Cuadrado: la Juventus non sembra proprio intenzionata a prolungare il contratto, peraltro in scadenza, del 35enne colombiano, per due motivi riassumibili in un ingaggio alto e in una stagione tutt’altro che felice.
C’è anche la situazione di Alex Sandro da monitorare: il prolungamento del brasiliano, per un’altra stagione a 6,5 milioni di ingaggio, è scattata in automatico, ma la sensazione è che dovessero arrivare delle offerte che piacciano anche ad Alex Sandro, le parti faranno di tutto per avviare la cessione.
Dalla cena tra Allegri e Manna è uscito fuori il primo nome, il primo vero acquisto della Juventus 2023-24, Arkadiusz Krystian Milik, per amici e nemici sportivi semplicemente Arek. Allegri lo vuole a tutti i costi.
La Juventus si è messa subito in moto, cercando di percorrere una strada verso l’intesa con l’Olympique Marseille, ossia un prestito con obbligo di riscatto legato a condizioni raggiungibili, in primis che Milik rinnovi con il club francese. Affare in via di definizione? Probabile. Ma affinché diventi certo servono due condizioni.
La prima va ricercata nel rinnovo di contratto tra l’attaccante polacco e il Marsiglia, in modo da trattare per un nuovo prestito, con l’obbligo di riscatto a condizioni favorevoli. Il secondo è che si tolga d’intralcio la Lazio. Sì, perché Milik è un chiodo fisso di Sarri. Che, scottato dalla prolungata assenza di Immobile, l’allenatore biancoceleste ha fatto sapere tassativamente di volere un altro attaccante centrale, confidando di poter avere a disposizione i primi rinforzi per il ritiro di Auronzo, in programma il 12 luglio. Sarri, che ha avuto Milik per due stagioni a Napoli, lo ha messo in cima alle priorità. Il resto si vedrà.