La storia lampo fra Messi e Paris Saint Germain è a tempo determinato. A giugno finirà tutti: gli ultimi dubbi fugati da una rottura totale tra le parti.
Nasser Al-Khelaïfi giura che il provvedimento disciplinare che il PSG infliggerà a Messi, si parla di sospensione di due settimane anche se non si è capito ancora da quando partirà questo stop forzato, non influirà sulle scelte di mercato che si faranno a giugno.
Sì, perché sulla carta, il Paris Saint Germain ha un’opzione sul contratto in scadenza del neo campione del mondo. Un’opzione che nessuno ha voglia di dare peso. Perché? Perché Leo è stufo di Parigi e all’ombra della Tour Eiffell quell’amore sbocciato quasi un anno fa, è già svanito.
Una parte di tifosi lo ha fischiato, Nasser Al-Khelaïfi punito senza farsi problemi. Perché? Semplice, perché Messi se n’è andato in Arabia Saudita per onorare i suoi impegni con il governo di Riad (ambasciatore del turismo nel paese), impegni presi da tempo, nel bel mezzo però di un campionato ancora non chiudo da un PSG caduto 3-1 in terra bretone con il Lorient e ora a +6 sul Marsiglia di Tudor.
Nasser Al-Khelaïfi è stato quasi costretto a sanzionare Messi visto il polverone che si è alzato a livello mediatico. Ma in fondo in fondo perché già sa che a giugno sarà divorzio, senza peraltro che nessuno ci stia male.
Ormai non si parla d’altro che sul futuro della Pulce argentina, lontano da Parigi. Ma dove? Strade ce ne sono, quando ti chiami Messi, difficile avere poche scelte. La prima pista è, diciamo, romantica: riporterebbe Leo “en su casa”, a Barcelona. Ma non è affatto sicuro visto come si sono lasciati lui e Laporta, ma anche per una situazione finanziaria non proprio cristallina da parte degli azulgrana.
La seconda pista è araba, naturalmente. Immaginate cosa potrebbe accadere se Messi incrocerà di nuovo i destini di Cristiano Ronaldo: il campionato sarebbe uno dei più seguiti al mondo. Anche la terza pista è un po’ arabeggiante.
Il Newcastle, infatti, è in mano a un fondo sovrano dell’Arabia Saudita (Pif), attualmente terzo in Premier, praticamente qualificato per la prossima Champions. Ebbene proprio i Magpies vorrebbe costruirgli una squadra attorno a lui, per sparigliare le carte.
La quarta pista sono gli Stati Uniti. Beckham sta facendo di tutto per portarlo all’Inter Miami, sarebbe una svolta per gli americani. Che nel 2026 organizzeranno i Mondiali. Le opzioni, dunque, non mancano. Del doman, comunque, non v’è certezza. Del presente, dopo questa sospensione di due settimane, è tutto cristallino.