Ci ha provato perfino Lotito, pubblicamente a scendere in campo per ricucire uno strappo che solo il tempo dirà quanto profondo.
Allo base dello screzio, la travagliata vigilia di Sassuolo-Lazio, un match peraltro vinto (e anche bene) dai convincenti biancocelesti, nonostante il nuovo infortunio patito da Ciro Immobile, che lo dovrebbe tenere fuori dai campi per le prossime settimane.
Ma il battibecco fra Tare e Sarri ha oltrepassato nei giorni seguenti il ritorno al successo della Lazio. “La Champions sarebbe un obiettivo miracoloso”. Così disse Sarri in conferenza stampa. A distanza quelle parole che non piacquero affatto allo storico direttore sportivo dei capitolini, nonché coordinatore dell’area tecnica. “La Champions non sarebbe miracoloso”.
Un botta a risposta a distanza che in realtà ha fatto uscire, indirettamente, le vedute diverse fra l’allenatore napoletano e l’albanese. Un qualcosa di grave, altrimenti Lotito non sarebbe mai uscito con un comunicato stampa ben preciso.
“La Lazio è una società per azioni quotata in borsa e una realtà importante del mondo del calcio, con una grande storia, ma oggi è prima di tutto una grande famiglia. E come in tutte le famiglie si possono avere visioni diverse, sulle quali è anche opportuno confrontarsi, all’interno del Club, per arrivare alle migliori soluzioni. Sicuramente, nelle opinioni espresse pubblicamente in questi giorni c’è un intento costruttivo e di crescita”.
La sensazione è che il rapporto non sia proprio idilliaco fra i due, nonostante i buoni propositi presidenziali. Anche perché, guarda caso, dall’Italia e dall’Inghilterra ecco rimbalzare due indiscrezioni che mettono in dubbio la continuazione di Sarri alla Lazio, a prescindere dalla eventuale conquista di un posto nella Champions che verrà, miracolosa o meno, un obiettivo più concreto ora che la Juventus è stata penalizzata di 15 punti per il caso delle plusvalenze.
Sarri potrebbe essere il sogno nel cassetto del Tottenham, il cui futuro con Antonio Conte è quanto meno in dubbio, anche lì vuoi per vedute di mercato diverse, vuoi per quella tristezza di un allenatore rimasto molto colpito dalle morti ravvicinate del fido Gian Piero Ventrone e, a stretto giro di posta, di Siniša Mihajlović e di Gianluca Vialli.
Così il Tottenham potrebbe cambiare allenatore, e chiaramente visione, continuando però a puntare su di un tecnico italiano. Sarri conosce molto bene sia Londra (ha guida alla grande il Chelsea) sia la Premier, dove ha trionfato. Anche West Ham ed Everton lo vogliono.
In Spagna ci sta facendo un pensierino l’Atletico Madrid nel caso in cui dovesse essere divorzio col Cholo Simeone. Prima, però, bisogna capire se lo strappo si può ricucire. E se la Lazio andrà in Champions, in maniera miracolosa o meno.