Jorge Sampaoli torna in panchina: è ufficiale | Riparte da qui
L’allenatore argentino, fresco di esonero dal Siviglia, accetta immediatamente un nuovo incarico. Tornerà in Sudamerica.
Una delle frasi che Massimiliano Allegri ha ripetuto di più nella sua carriera è «La prima cosa che ti dicono a Coverciano è che l’allenatore è un uomo solo con la valigia in mano». È una regola non scritta, che fa parte dei pro (ma anche dei contro) di un lavoro che qualunque appassionato di calcio ha sognato di fare, almeno una volta nella vita.
La valigia di Jorge Sampaoli è sempre pronta. Se escludiamo la parentesi come commissario tecnico sulla panchina del Cile – dove si è fatto conoscere al grande pubblico mondiale e dove ha vinto il suo trofeo più prestigioso, la Copa America nel 2015 – non ha mai trascorso più di due anni nello stesso posto. Non solo ha cambiato tante squadre, ma ha girato quasi tutto il Sudamerica prima di arrivare in Europa, dove ha allenato in Spagna e Francia. In totale sono sette i paesi nei quali ha lavorato.
La sua stagione 2022-23 è stata molto particolare. Avrebbe dovuto cominciare sulla panchina dell’Olympique Marsiglia, con cui era arrivato secondo nella stagione precedente ed aveva raggiunto le semifinali di Conference League. A causa di divergenze sulla campagna acquisti, decide di lasciare prima dell’inizio del ritiro.
A ottobre torna a Siviglia per risollevare le sorti di una squadra precipitata al quartultimo posto in campionato. Il Sampaoli-bis dura soltanto cinque mesi, perché viene esonerato all’indomani della sconfitta nello scontro diretto salvezza contro il Getafe.
Ritorno in Brasile
A soli venticinque giorni dall’addio al Siviglia, Jorge Sampaoli decide di tornare immediatamente in panchina. Nella giornata di venerdì il Flamengo ha annunciato attraverso i propri canali di aver raggiunto un accordo con il tecnico fino al 31 dicembre 2024.
Per l’allenatore argentino è la terza esperienza in Brasile, dopo aver guidato il Santos nel 2019 e l’Atletico Mineiro a cavallo tra marzo 2020 e febbraio 2021.
La situazione del Flamengo
La decisione della dirigenza rossonera di esonerare Vitor Pereira prima ancora dell’inizio del campionato, è dovuta ai risultati considerati deludenti nelle altre competizioni nei primi tre mesi di stagione. Il Flamengo era in corsa in quattro competizioni e ha raccolto zero trofei.
A gennaio, ha perso la Supercoppa brasiliana contro il Palmeiras. Al Mondiale del Club l’obiettivo prefissato era di arrivare almeno in finale, ma è stato fermato dai sauditi dell’Al Hilal. Pochi giorni dopo, la conquista di un altro trofeo è sfumata nella Recopa Sudamericana – l’equivalente della Supercoppa europea – a causa della sconfitta ai calci di rigore contro gli ecuadoriani dell’Independiente de Valle. E infine, la rimonta della Fluminense ha privato i rossoneri anche della vittoria del Campionato Carioca.