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José Mourinho contro Pokémon GO: app vietata ai suoi calciatori

Pokémon GO sta scatenando una infinita serie di polemiche. Sono tantissime le parsone che si sono appassionate a questo gioco, anche tra i giocatori di calcio professionisti.

Divieto assoluto prima di ogni partita

Jose-Mourinho

Per correre ai ripari, Jousé Mourinho – attualmente allenatore del Manchester United – ha deciso di giocare in anticipo e ha vietato categoricamente l’uso dell’applicazione a tutti i suoi giocatori. Il divieto, però, è limitato esclusivamente alle 48 ore che precedono ogni partita (anche dovesse trattarsi di un’amichevole). E se ti chiami Ibrahimovic o Rooney, la musica non cambia: se giochi nel Manchester United devi fare a meno di cercare i Pokémon nei due giorni che precedono una partita.

Basta distrazioni

PARIS, FRANCE - FEBRUARY 17:  Jose Mourinho manager of Chelseagives a thumbs up prior to the UEFA Champions League Round of 16 match between Paris Saint-Germain and Chelsea at Parc des Princes on February 17, 2015 in Paris, France.  (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Stando a quanto dichiarato da una fonte che vuole rimanere anonima, il tecnico portoghese avrebbe optato per questa decisione drastica per evitare che i giocatori si lascino andare alle distrazioni. Giocare a Pokémon GO, d’altronde, non vuol dire starsene beatamente seduti sulla poltrona di casa, ma spostarsi di qua e di là, dedicando tempo, energie, forza fisica e concentrazione per cercare i piccoli mostriciattioli. «Niente Pokémon, siamo inglesi», pare abbia detto il ct ai suoi. Peccato però che Mourinho di inglese abbia soltanto il cachet.

Francesco Giubilini