Un po’ come il Napoli, è solo questione di tempo. Non è in discussione il titolo del Barcelona, bisogna solo sapere quando. Poi si cercherà di capire come finirà il “caso Negreira” e il mercato azulgrana.
Solo conferme nella trentaduesima giornata di Liga. Il Real Madrid archivia la pessima figura di Girona con un altro 4-2, stavolta a suo favore contro l’Almeria. Karim Benzema si prepara per la semifinale di Champions League contro il Manchester City, portandosi a casa il pallone nella sfida del Santiago Bernabeu.
Segna anche Rodrygo nella passerella madridista: proprio lui, il castigatore dei Citizens una stagione fa, in Champions. Ma il -8 del Real Madrid sulla capolista dura poco. Molto poco. Il Barcelona di Xavi, infatti, non sbaglia al Camp Nou contro il Real Betis. Anche la capolista catalana ne fa quattro, con tanto di clean sheet. Ai gol ci pensano Christensen e, dopo il rosso a Gonzalez, Lewa e Raphinha, nel finale l’autogol di Rodriguez: Barça di nuovo a +11 dal Real Madrid di Ancelotti, quando mancano sei giornate alla fine.
Il countdown è scattato da tempo, sia per meriti di una squadra che ha messo diesel e ora sta correndo a marce elevatissime, sia per un’altra partita rock, ma nel 2023 lenta. Liga segnata dunque, almeno questo è il verdetto del campo.
Fuori si continua a parlare sia del “caso Negreira”, con botta e risposta tanto quotidiani quanto diametralmente opposti in attesa che la giustizia sportiva faccia il suo corso. E sia, ovviamente, di mercato.
Due i nomi che fanno riferimento al Barcelona di questi tempi: il primo è in entrata, Gundogan del Manchester City il promesso sposo dei Culé. L’altro in uscita, e a noi italiani ci interessa da vicino.
Stando a quanto assicurano sia l’entourage di una vecchia conoscenza del calcio italiano, sia negli ambienti azulgrana, non ci sarebbe nessun problema per Franck Kessié. Sì, proprio quel giocatore che a gennaio era stato al centro di una trattativa di mercato per un presunto scambio con Brozovic dell’Inter, poi non concretizzato. Ma secondo il Corsport la vicenda non sarebbe così semplice.
L’ex Milan e Atalanta guadagna 6,5 milioni netti a stagione. Tanti, troppi per un Barcelona alle prese con lo sforamento del Salary Cap, così gli azulgrana, per abbassare i costi, avrebbero chiesto al centrocampista ivoriano di rivedere gli accordi, ovviamente con un taglio all’ingaggio.
La risposta da parte del centrocampista ivoriano sarebbe stata negativa, almeno secondo quanto ipotizza sempre il Corsport. Un altro segnale di rottura che potrebbe esplodere a giugno. L’Inter già lo voleva a gennaio, figuriamoci a giugno. Con o senza l’inserimento nella trattativa-bis di Epic Brozo.