Il calcio è uno sport capace di tutto e il suo esatto contrario. Si passa dalle stelle alle stalle in un amen.
Prendete Angel Di Maria, un talento assoluto al netto di un carattere un po’ così, di qualche infortunio di troppo e quella tipica follia di un genio assoluto.
E’ arrivato a Torino da star, e non potrebbe essere altrimenti visto il suo curriculum da divo del calcio, con tanto di Mondiale conquistato in Qatar. L’inizio della sua avventura con la Juve, però, non è stato affatto da ricordare. Tutt’altro.
Infortuni ripetuti, subito. Un’espulsione folle a Monza. Prestazioni inversamente proporzionali alla sua fama. Come se non bastasse, il più classico degli scontri via social: lui non parla bene l’italiano, viene spesso frainteso, è un po’ naif e basta che posti una foto nostalgica del suo amato Rosario Central (dove si è messo in evidenza) e scoppia il finimondo, con tanto di insulti in stile social.
A un certo punto della stagione più di qualche testata internazionale aveva insinuato addirittura una rescissione anticipata del contratto con la Juve. Il Mondiale invernale in Qatar porta la quiete dopo la tempesta.
Alla fine torna un altro Di Maria: le prestazioni salgono di livello, le sue giocate fanno impazzire, i suoi gol (vedi quelli di Nantes, in Europa League) strabuzzare gli occhi. L’odio profondo diventa amore viscerale. Così tutto cambia.
Di Maria diventa un mezzo idolo per i tifosi, la nuova dirigenza subentrata all’indomani delle dimissioni choc di Agnelli con tutta la sua governance, torna a pensare a un futuro insieme al Fideo.
“Vogliamo sempre tenere i migliori, stiamo negoziando dietro le quinte ma siamo fiduciosi”. Francesco Calvo, nuovo CFO bianconero è uscito allo scoperto poco prima di Roma-Juve, passando indirettamente la palla a Di Maria.
L’argentino, che prima o poi al Rosario Central vuole tornarci, starebbe pensando a rimanere, anche perché sullo sfondo c’è la Copa America 2024, in cui l’Argentina si presenterà addirittura da campione del mondo. Così l’ex PSG ci starebbe pensando davvero, lo firmerebbe quasi se non ci fossero le vicende extra calcistiche (penalizzazione di 15 punti a parte) che potrebbe negare l’Europa alla Juve. Sarebbe troppo per uno come lui.