Il futuro del trequartista spagnolo del Milan , il cui cartellino è di proprietà del Real Madrid, è ormai deciso.
L’addio tra le lacrime di Zlatan Ibrahimovic avrebbe dovuto rappresentare il finale ideale di una stagione tutt’altro che perfetta. Salutare il giocatore simbolo della rinascita rossonera, che con la sua leadership ha rappresentato il mentore perfetto per la crescita dei giovani talenti. E, invece, l’allontanamento di Maldini e Massara ha sicuramente lasciato un retrogusto amaro.
Il Milan dopo anni di crescita, culminati con la vittoria dello scudetto, ha dato l’impressione di essersi impantanato. Starà alla nuova dirigenza, a Pioli e ai giocatori far capire se il 2022-23 abbia costituito solo una battuta d’arresto o qualcosa di più. L’età giovane dei giocatori chiave lascia pensare che il gruppo abbia ancora ampi margini di miglioramento, ma solo il campo potrà darvene certezza.
La buona notizia, nel caos generato dalla proprietà negli ultimi giorni, è rappresentata dal rinnovo di Rafael Leao. In Italia, il portoghese al momento ha pochi rivali e si contano sulle dita di una mano: il duo del Napoli, Paulo Dybala (quando è in condizione di giocare) e, forse, Federico Chiesa, ammesso che riesca a tornare il giocatore pre-infortunio. Averlo in squadra, come dimostrato nei quarti di finale di Champions League e non solo, significa avere un vantaggio importante rispetto alle competitor.
Adesso il compito del club è circondarlo di giocatori in grado di parlare la sua stessa lingua calcistica, cosa naturalmente non semplice. Al momento, soltanto il numero 17 e Giroud sono certi di far parte della formazione titolare per la prossima stagione.
Uno dei giocatori che non farà parte della prossima rosa del Milan è Brahim Diaz. Lo spagnolo rientrerà tra le file del Real Madrid dopo il prestito triennale, ed è destinato a rimanervi. Dopo gli addii dei vari Asensio (scadenza di contratto), Mariano Diaz (scadenza di contratto) ed Eden Hazard (accordo per l’addio), Carlo Ancelotti ha individuato nel trequartista classe 1999 il profilo adatto per dare qualità, entrando dalla panchina.
Brahim Diaz è arrivato a Milano nell’estate 2020, riuscendosi a ritagliare il proprio spazio da protagonista. Quest’anno avrebbe dovuto fare da rincalzo di De Ketelaere, ma la differenza di rendimento è stata tale (14 gol generati vs 1) che, alla fine, ha giocato da titolare per tutta la stagione.
Diaz non sarà l’unico a partire dei giocatori offensivi. L’addio di Ante Rebic, scomparso nel corso di questa stagione, appare scontato. Per il croato potrebbe prospettarsi un ritorno in Germania, anche se La Gazzetta dello Sport in edicola giovedì ha parlato di estimatori in Turchia. Anche Messias rientra tra i possibili partenti, avendo al seguito diverse squadre di Serie A.
Il Milan si libererebbe volentieri anche di Divock Origi, ma è una situazione molto più complessa rispetto agli altri due, avendo un contratto molto importante. Prima del rinnovo di Leao, il belga era il giocatore più pagato dell’intera rosa insieme a Theo Hernandez (4 milioni netti).