Lascia il Manchester City e va… al Milan? si è offerto ai rossoneri
Il giocatore ha perso la titolarità dopo il cambio modulo e, con un contratto in scadenza tra un anno, potrebbe meditare di lasciare l’Etihad.
Il Manchester City non si ferma più. La vittoria nello scontro diretto contro l’Arsenal ha confermato la tendenza delle ultime settimane e potrebbe aver dato uno scossone decisivo per le sorti del titolo. A un mese dal termine della stagione, i campioni d’Inghilterra appaiono inarrestabili.
Una masterclass di Kevin De Bruyne, il miglior centrocampista della Premier League, ha messo in ginocchio il suo ex vice-allenatore Arteta. Con due reti e un assist per il colpo di testa di Stones, il belga è stato il protagonista assoluto della sfida dell’Etihad. Nel minuti di recupero è arrivato anche il 33° centro in campionato di Haaland.
Dopo i due pareggi consecutivi contro Nottingham Forest e Lipsia di fine febbraio, i citizens hanno decisamente cambiato marcia: dodici vittorie in tredici partite. L’unico stop è arrivato arrivato all’Allianz Arena, una partita “superflua” dal momento che il passaggio del turno era già stato archiviato all’andata.
Con due partite in meno e dopo i nove punti recuperati nelle ultime settimane ai gunners, il three-peat è più vicino che mai. Nella storia della Premier League solo i cugini dello United sono riusciti a vincere tre titoli consecutivi, due volte (1999-2000-2001 e dal 2007-2008-2009).
Il modulo
Dopo l’1-1 alla Red Bull Arena, Guardiola ha deciso di attuare alcuni cambiamenti nell’impianto di gioco. La difesa a quattro, che da sempre ha rappresentato la base di partenza delle sua formazioni a Manchester, è stata messa in soffitta nelle partite più importanti in favore di uno schieramento a tre composto da Aké-Dias-Akanji, con Stones spostato in mediana in coppia con Rodri.
Da un punto di vista offensivo, la differenza principale sta nella posizione di De Bruyne e Gundogan, spostati sulla trequarti e molto più vicini ad Haaland. Anche la posizione di Grealish è mediamente più alta, rispetto al 4-3-3.
Possibile partenza
Contro l’Arsenal è stata riproposta la difesa a quattro, a causa dell’infortunio che il difensore olandese ha rimediato nella partita di ritorno contro il Bayern Monaco. E si è rivisto titolare in un big match anche Kyle Walker, uno di quelli che ha pagato a caro prezzo il cambio di modulo, insieme a Laporte. A Guardiola è stato chiesto se il terzino inglese possa occupare il ruolo di Stones in mezzo al campo: «No, non può farlo. Lui avrà sempre ritmo, anche a sessant’anni Kyle sarà il giocatore più veloce nella stanza. Ma per giocare all’interno del campo devi fare determinati movimenti e lui non ha tutte le caratteristiche che sono necessarie. Può tagliare in mezzo al campo nella difesa a quattro come terzino, ma con il nuovo modulo composto da tre difensori e due mediani, non può farlo».
Se lo spagnolo dovesse mettere alla base questo sistema di gioco anche nella prossima stagione, allora potrebbe esserci il rischio di alcune partenze. La prima è di Laporte, che potrebbe tornare in Spagna. La seconda potrebbe riguardare proprio Walker, il cui contratto è in scadenza a giugno 2024. Secondo il Corriere dello Sport, il difensore 32enne si sarebbe proposto al Milan, nei giorni scorsi.