Clamoroso addio in casa nerazzurra nei prossimi giorni dopo le voci che si erano rincorse. Nuovo ruolo presto in FIGC?
Quello che si preannuncia per l’Inter è di sicuro un finale di stagione molto emozionate, soprattutto qualora venga centrata la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, Porto permettendo. La sfida in programma in Portogallo dirà tanto della stagione nerazzurra, dei prossimi obiettivi e delle prossime scelte societarie.
Arrivare in fondo alla competizione e non solo ai quarti di finale potrebbe avere un valore economico oltre che simbolico per la proprietà Zhang, anche per ciò che riguarda il mercato del prossimo anno. Nessuna rinuncia a top player a giugno e la possibilità concreta per Piero Ausilio e Giuseppe Marotta di costruire una grande Inter per il prossimo anno.
Discorsi futuristici ma a cui la proprietà Zhang pensa costantemente, con gli occhi fissi sul bilancio e con i conti da far quadrare per permettere all’Inter di essere al top in Italia e in Europa. Senza introiti dal passaggio del turno infatti i discorsi sarebbero altri, come sempre nelle ultime stagioni con la proprietà Zhang al comando.
Senza liquidità la programmazione non potrà essere portata a termine e i colpi magici dell’amministratore delegato Giuseppe Marotta non risolveranno per sempre i problemi del club. Nelle ultime ore la proprietà nerazzurra è molto scossa per l’addio di un simbolo della proprietà interista, da ben 13 anni con i colori dell’Inter cuciti addosso.
Con una decisione improvvisa, ma maturata dopo molte riflessioni, si separano le strade del responsabile del settore giovanile dell’Inter Roberto Samaden e i nerazzurri. Dal 2010 alla corte interista, Samaden ha comunicato alla proprietà la sua volontà di andare via e non c’è stato nulla da fare per alcun ripensamento.
Artefice dei maggiori successi del settore giovanile nerazzurro, Samden ha da tempo lamentato la difficoltà di dover fare attività con un budget pari a zero ed è proprio da qui che deriva gran parte della sua decisione. Neanche Giuseppe Marotta è riuscito nel tentativo di far cambiare idea allo storico responsabile.
Ben 16 gli scudetti vinti da Samaden durante il suo lavoro con le formazioni under dell’Inter e anche un Next Generation portato a casa durante il suo incarico con i nerazzurri. Un palmares di tutto rispetto per un dirigente vincente e capace che di sicuro non lascerà il calcio dopo la decisione presa negli ultimi giorni.
Sembrerebbe infatti che Samaden ricoprirà un nuovo ruolo in FIGC, oltre a quello nella commissione per l’attività di base. Così come riportato da Tuttosport infatti, l’ormai ex responsabile del settore giovanile nerazzurro sarà a capo di una nuova area di sviluppo per i giovani talenti italiani. Una brutta perdita per l’Inter che sarà privata di un professionista del settore.