Una bandiera della Francia ha deciso di dire addio alla Nazionale dopo la delusione della sconfitta in finale contro l’Argentina.
Arriva un momento nella carriera di un calciatore in cui bisogna saper dire basta. In questo caso, però, l’addio non è al Mondo del calcio in generale, ma soltanto alla Nazionale. Un addio amaro, soprattutto perché arriva dopo la sconfitta della sua Francia in finale, ai rigori, contro l’Argentina.
Il sogno di vincere la seconda Coppa del Mondo consecutiva con la sua Francia ed entrare definitivamente nella storia è svanito, ma con questo non svanisce la gloria, le imprese e i tanti trionfi ottenuti in tutti questi anni in Nazionale.
Ora, è arrivato il momento di concentrarsi soltanto sul club, così come tantissimi calciatori in età avanzata decidono di fare per allungarsi la carriera di qualche anno.
A volte, però, alla base di questa scelta ci può essere anche la mancanza di stimoli che vengono a mancare dopo aver vinto tutto, dopo tanti anni passati con la stessa maglia o dopo, come può essere in questo caso, una delusione troppo grande da digerire.
Una storia bellissima che, però, è arrivata al capolinea. Parliamo di quella tra il portiere del Tottenham, Hugo Lloris e la sua Francia. Un addio che arriva a 36 anni e dopo 145 presenze, molte di queste con la fascia da Capitano al braccio. Tra queste c’è quella storica in cui ha sollevato la Coppa del Mondo al cielo in Russia nel 2018. Una storia durata 15 anni e cominciata nel novembre 2008 in un amichevole contro l’Uruguay.
Lloris sa che è arrivato il momento di dire basta e lasciare la porta della Francia ad altri. Lo fa spiegando la sua decisione al quotidiano francese L’Equipe: “Arriva un momento in cui bisogna saper passare la mano. Non voglio appropriarmi della cosa, ho sempre detto e ripetuto che la nazionale francese non apparteneva a nessuno e che dobbiamo fare tutti in modo che sia così per chiunque, per me in primis. Penso che dietro, la squadra sia pronta a continuare, c’è anche un portiere che è pronto.
Lloris lascia chiaramente il testimone a Mike Maignan, portiere del Milan adesso infortunato. Poi, conclude: “Preferisco uscire quando rendo ancora al massimo piuttosto che aspettare un calo di prestazioni, o che la competizione diventi troppo per me. La mia scelta è legata anche alla mia famiglia, sento il bisogno di passare più tempo con mia moglie e i miei figli”.