Dalla Spagna arriva una notizia che potrebbe cambiare gli scenari delle future panchine del calcio europeo.
La Liga è tornata in campo lo scorso weekend e l’ha fatto con due partidazos ad alta quota: Villarreal vs Real Madrid e Atletico Madrid vs Barcellona. La conseguenze della lunga sosta si sono viste, perché nonostante l’enorme tasso tecnico in campo la qualità delle gare non è stata del solito livello delle grandi partite del calcio spagnolo. Il gol di Ousmane Dembélé ha riportato il Barcellona in vetta solitaria del campionato, staccando il Real uscito sconfitto dalla battaglia De La Ceramica. La notizia più importante di quest’apertura di anno, però, non riguarda strettamente il campo.
Joao Felix, fantasista dell’Atletico, è stato ceduto in prestito oneroso (11 milioni) al Chelsea fino a fine stagione. Il club londinese pagherà per intero anche la restante parte dell’ingaggio del portoghese, che si aggira attorno ai 6 milioni netti l’anno. Una mossa improvvisa per modalità e repentinità, ma non una sorpresa. Era da molto tempo che si vociferava di un allontanamento sempre maggiore tra Felix e il club di Madrid, causato dall’insoddisfazione del giocatore nel modo in cui veniva utilizzato dal suo allenatore, Diego Simeone.
Con la maglia del Benfica aveva brillato al punto che l’Atletico aveva investito la cifra record di 126 milioni nel 2019. Da allora, però, nonostante un campionato vinto, il rendimento non è mai stato a quei livelli con la maglia dei colchoneros a dispetto invece delle prestazioni importante viste con la nazionale portoghese, anche all’ultimo mondiale. Proprio al riguardo, Joao Felix aveva risposto: “Il modo di giocare del Portogallo e quello di giocare dell’Atletico Madrid è differente. Quando le condizioni sono favorevoli, le cose escono meglio”.
Dichiarazioni che avevano un chiaro indirizzo e che mettono sul banco degli imputati il Cholo.
Il lavoro di Simeone a Madrid è stato eccezionale, senza mezzi termini. Ha riportato l’Atletico a vincere il campionato per la prima volta dopo 18 anni – si è poi ripetuto nel 2021 – nel bel mezzo del dominio Barcellona/Messi e Real Madrid/Ronaldo. Ha anche vinto due Europa League, due Supercoppe Europee, una Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna. Senza dimenticare che è riuscito a sfiorare due volte la Champions League, perdendole in modo rocambolesco e, forse, anche immeritato. Tutto questo gli ha fatto meritare un contratto da super top e gli ha conferito un potere all’interno del club pressoché totale, sulla scelta dei giocatori. Ma l’avventura potrebbe arrivare al termine.
La stagione, ad oggi, dell’Atletico è deludente. Arrivato all’ultimo posto nel girone di Champions, occupa il quinto posto in Liga a quattordici punti dalla vetta e adesso anche la grana Joao Felix, il giocatore che avrebbe dovuto rappresentare il futuro del club, che ha deciso di andar via. Mai come in questo momento, la posizione dell’allenatore è in discussione.
Dalla Spagna, durante la trasmissione El Chiringuito il giornalista spagnolo Paco García Caridad ha rivelato che il Cholo, in una conversazione con con l’amministratore delegato Miguel Angel Gil Marin, avrebbe fatto sapere alla società che questa sarà la sua ultima stagione. Simone è sulla panchina dell’Atletico da undici anni, quando arrivò fu chiamato per sostituire Gregorio Manzano. E questi potrebbero essere i suoi ultimi sei mesi.