Quello che sta per iniziare sarà l’ultimo mese senza Mondiale di Formula Uno. Dal primo week end di marzo tutti in pista in Bahrain, a caccia del bi-campione del mondo Max Verstappen.
Fra questi non può non esserci la Ferrari, lo scorso anno addirittura dominatrice della prima parte di stagione, prima di inchinarsi alla Red Bull, ma anche a qualche errore di troppo di strategia, che ha contribuito al cambio del Team Principal.
L’erede di Mattia Binotto è Frédéric Vasseur, nominato da Maranello Team Principal e Team Manager dell’unica scuderia che non ha cambiato mai nome nella storia della Formula Uno.
Il francese si è presentato con un pizzico umiltà ammettendo di non “parlare un italiano fluente, ma ci lavorerà su” ma con l’ambizione propria di chi sta lanciando il guanto di sfida in primis alla Red Bull, ma anche a una Mercedes che ha finito in grande crescendo la scorsa stagione.
Ho affrontato tante sfide nella mia vita, certamente questa è la più complessa, le aspettative sono molto alte, ma fa parte della natura e della storia di questo team. Siamo una delle tre squadre di vertice, abbiamo obiettivi molto chiari per quanto riguarda i campionati mondiali, piloti e costruttori”.
Obiettivi ambiziosi che suonano da carica per Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma che rappresentano anche un campanello d’allarme per il Predestinato. Se il super pilota di Montecarlo si aspetta favori dal suo compagno di squadra, si sbaglia di grosso.
Ma non perché Carlos Sainz è un nemico in casa, tutt’altro. E’ un corridore Ferrari che serve a competere per il Mondiale Costruttori. Su questo il nuovo Team Principal della scuderia con il Cavallino è stato abbastanza chiaro nel giorno della sua prima conferenza stampa in Rosso.
“Penso che la Ferrari abbia la capacità di fornire la stessa identica vettura a entrambi i piloti”. Ferrari non seguirà Red Bull, dunque, dove Max Verstappen è il primo pilota e il Checo Perez, un validissimo ma pur sempre scudiero.
“L’obiettivo è vincere – spiega Frédéric Vasseur – non è vincere con Charles, non è vincere con Carlos o qualcun altro, l’obiettivo è vincere. La mia politica su questo aspetto è chiara, spingeremo con entrambi i piloti”. Si parte così con parole chiare, il resto si scoprirà cammin facendo, o meglio correndo. “Se a un certo punto della stagione – conclude – sarà chiaro che dovremo spingere di più su uno dei due piloti, allora si farò quadrato intorno a lui”.