È uno dei piloti più amati e odiati e che più vengono bersagliati da continue polemiche e contestazioni. Lewis Hamilton, a metà tra i grandi ammiratori e coloro che, invece, tendono a sminuire il suo talento, è uno dei piloti più vincenti di sempre, nonché il britannico che più ha ottenuto vittorie nella storia della Formula 1. La serie di record che l’hanno riguardato e di punti ottenuti nella sua carriera vanno, però, ad aggiungersi a tutte quelle contestazioni su decisioni dubbie o, talvolta, pensate come necessariamente a suo favore.
Dopo aver vinto diversi campionati di kart, la McLaren ha ingaggiato il pilota britannico quando aveva soltanto 12 anni, curando il suo percorso di crescita attraverso tutte le serie automobilistiche minori. L’esordio in Formula 1 è arrivato nel 2007, proprio con la scuderia britannica, con la quale Lewis Hamilton ha ottenuto ottimi risultati fin da subito, tra cui vittorie e piazzamenti al podio.
La stagione successiva, nel 2008, ha visto il pilota essere bersagliato dalle accuse di razzismo da parte dei fan di Fernando Alonso, a cui è seguito il rischio della Spagna di perdere il proprio Gran Premio. Nonostante una serie di difficoltà e risultati altalenanti, Lewis Hamilton è riuscito a laurearsi campione del mondo nell’ultimo Gp di Interlagos, superando solo alla fine Timo Glock, che risentiva del mancato cambio di gomme, e ottenendo un quinto posto che – in virtù dei suoi sette punti di vantaggio su Felipe Massa – sono bastati per la vittoria finale.
La stagione successiva l’ha visto alla guida di una vettura poco competitiva, che gli ha garantito – nonostante i tentativi di finire a podio o a punti in più occasioni – di terminare al quinto posto finale, con soli 49 punti ottenuti. Nonostante la conferma fino al 2012, secondo il contratto firmato dal pilota, l’annata successiva non garantisce un andamento migliore, ed Hamilton finisce ancora ai piedi del podio nella classifica finale. Il 2011, invece, che vede tre vittorie nei Gp, è segnato dalla rivalità con il brasiliano Felipe Massa, che durerà fino a fine stagione.
L’ultima stagione con la McLaren vede ancora un quarto posto finale in campionato, ottenuto con 190 punti totali, a seguito di molte problematiche di scuderia ed errori personali che l’hanno portato a fallire molte occasioni e a vedere sfumato il sogno mondiale prima delle gare in Asia. Le insistenti voci di corridoio trovano una concretizzazione nel 2013, quando il britannico passa in forza alla Mercedes al posto di Michael Schumacher, che aveva annunciato il suo ritiro il 4 ottobre 2012.
Il primo anno nella scuderia tedesca si conclude con il quarto posto finale e 189 punti ottenuti: dall’anno successivo in poi, grazie alle migliorie e alle novità tecniche, cambia completamente la carriera di Lewis Hamilton, che inizia ad ottenere un numero sempre più crescente di vittorie insieme al compagno di scuderia Rosberg. Al termine del Mondiale del 2014, Hamilton ha ottenuto il primo posto finale con 384 punti totali.
Quelli del 2015 e del 2016 sono anni di serrata rivalità con Nico Rosberg per Lewis Hamilton, che si sono conclusi a favore del pilota tedesco nel secondo anno, quando il figlio d’arte ha deciso di ritirarsi a seguito della vittoria del mondiale. 380 punti, nel 2016, non sono bastati al britannico per aggiudicarsi la vittoria finale. Dal 2017 in poi il predominio del britannico è stato incontrastato, anche grazie a un compagno di band – Valtteri Bottas – che ha opposto certamente meno resistenza a Hamilton.
Nel 2017, infatti, il britannico ha vinto il mondiale portando a casa 9 vittorie e 363 punti, mentre – nel 2018 – ha stabilito il record di punti in una stagione, ottenendone addirittura 408 e giungendo a 3000 punti iridati. In totale, Lewis Hamilton ha vinto cinque mondiali: nel 2008, 2014, 2015, 2017 e 2018.
Nel corso della sua carriera, Lewis Hamilton ha stabilito una serie di record incredibili, che l’hanno reso uno dei migliori piloti nella storia dell’automobilismo, nonostante le numerose contestazioni.
Tra i record più importanti stabiliti dal pilota britannico ci sono:
Lewis Hamilton è nato da una famiglia inglese, da parte di madre, e americana, da parte di padre: più nello specifico, la famiglia del padre è originaria dell’America centrale (stato di Grenada, in cui suo nonno arrivò a metà degli anni cinquanta). In una prima fase della sua vita, il britannico ha sofferto la separazione dei suoi genitori: per questo, in un primo momento, è andato a vivere insieme a sua madre e sua sorella prima di trasferirsi, all’età di 12 anni, dal padre.
Il suo primo approccio ai motori, poi culminato con i vari campionati di kart da lui vinti, c’è stato nel 1991, a sei anni, quando ha ricevuto dal padre un automodello elettrico in regalo. Proprio il padre, avendo compreso la grande passione del figlio e il suo importante talento, ha deciso di indebitarsi per farlo salire sul primo kart, ed è stato suo manager fino al 2010.
Nel 2007 Hamilton è stato ospite in una puntata di Top Gear, mentre nel film Cars 2 ha interpretato se stesso nel ruolo di una McLaren MP4-12C.