Esistono ancora le bandiere nel calcio? Per info si dovrebbe chiedere a Marco Reus, stella del Borussia Dortmund.
Talento incredibile il centrocampista proprio di Dortmund, che in barba al proverbio di stampo latino che “nemo profeta in patria”, inizia la sua carriera proprio nel settore giovanile della Banda dell’Oro, dove passerà gran parte della sua carriera.
Un’esperienza al Rot Weiss Ahlen, poi un altro Borussia, quel Mönchengladbach con cui si fa notare per quei 18 gol e 8 assist in Bundesliga, contribuendo a una clamorosa qualificazione dei neroverdi alla Champions League. Ma il richiamo di Dortmund è troppo forte per non essere ascolta.
Non disputa la Champions con l’M’Gladbach, tornerà nel bacino delle Ruhr per indossare nuovamente il giallonero. Mai scelta fu più azzeccata: è il leader di quella banda dell’Oro che c’entra la finale di Champions (persa a Wembley contro il Bayern) vince in rapida successore DFL-Supercup (2013, 2014 e 2019) e DFB-Pokal (2017 e 2021). E’ profeta in patria.
Marco Reus è uno dei pochi a entrare nell’esclusivo club dei decani del gol, miglior giocatore tedesco sia nel 2012 sia nel 2019, il suo nome ha fatto parte della squadra dell’Anno della UEFA nel 2013, un anno magico, visto il quarto posto fra i migliori giocatori d’Europa.
Chissà come sarebbe stata la sua carriera senza quei maledetti infortuni che hanno caratterizzato troppo spesso le sue annate: saltò il Mondiale 2014, vinto proprio dalla Germania, non potè giocare né gli Europei del 2016 né quelli del 2020. Un maledetto infortunio lo ha tenuto fuori perfino dalla kermesse iridata in Qatar, lo scorso inverno.
Giocatore fantastico Maro Reus: velocità abbinata a un’ottima tecnica individuale, super visione di gioco, dribbling e rapidità nei movimenti, un’ala sinistra utilizzata come destra. Trequartista, all’occorrenza. Punizioni? Una sua specialità. Rigori idem? Per dirla alla Franz Beckenbauer: “non c’è miglior coppia come Reus e Götze”.
Ebbene Marco Reus è in scadenza di contratto: le parti ne stanno discutendo proprio di questi periodi, come conferma l’autorevole Bild. Il capitano potrebbe prolungare fino al 30 giugno del 2024 già dalla prossima settimana.
A 34 anni, Marco Reus potrebbe giocare praticamente ovunque, eppure sarebbe disposto, a quanto pare, a decurtarsi lo stipendio pur di rimanere nella sua Dortmund: dagli attuali 12 milioni di euro annui, a sette, bonus compresi. Esistono ancora le bandiere? Se farete questa domanda a Marco Reus, lui risponderà: sì!