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Lukaku: ‘Il razzismo è qualcosa a cui bisogna rispondere’

Purtroppo capita spesso nei campi di calcio di assistere a scene di razzismo ai danni dei giocatori di colore. Un episodio di razzismo è capitato proprio a Romelu Lukaku, calciatore dell’Inter che, sebbene si sia ambientato bene in Italia ha dovuto fare i conti con il razzismo da parte di alcuni tifosi.

Lukaku e l’Inter

Il giocatore belga ammette di aver sempre avuto voglia di giocare in Italia: fondamentali per scegliere di trasferirsi sono stati il coach e il fatto che l’Inter abbia degli ottimi giocatori.

Un altro motivo che l’ha spinto a trasferirsi è la presenza del fratello in Italia e il fatto che il nostro bel Paese sia un buon posto in cui vivere.

Lukaku ama apprendere culture differenti e l’arrivo in Italia rappresenta anche questo per lui. Oltre ad amare il calcio, Lukaku si diletta come dj: ha dichiarato di possedere un dj set quando viveva a Manchester che però ha dovuto mettere da parte ora che vive in un appartamento a Milano dato che ha anche dei vicini.

Cosa pensa Lukaku del razzismo

Il calciatore confessa che, nel caso di un altro eventuale episodio di razzismo, resterà in campo a rispondere ai “tifosi”.

Infatti, secondo il giovane belga, uscire dal campo non è una soluzione poiché è fondamentale prendere una posizione restando in campo.

Il calcio, per il calciatore, è qualcosa di multiculturale e per attirare i migliori giocatori del mondo in Italia è necessario accoglierli a braccia aperte, senza discriminare e apprezzando ciò che ogni giocatore porta in campo con la sua presenza.

Ma non solo razzismo: Lukaku ha confessato che la sua esultanza con l’inchino a San Siro è stata fatta proprio per ringraziare tutti i tifosi entusiasti del suo arrivo a Milano. Lukaku ha dichiarato che in tanti lo hanno incoraggiato e hanno gridato il suo nome.