I rossoneri non sono contenti del rendimento del giocatore e adesso valutano la cessione nel corso della prossima sessione di mercato.
Il campionato del Milan ha preso una piega inaspettata nel 2023. È innegabile che alcune problematiche fossero già evidenti nella prima parte di stagione, ma la squadra sembrava in grado di tenerle a bada. E in attesa di risolverle, le giocate dei singoli – e un pizzico di fortuna – sarebbero state sufficienti per rimettere le partite sui binari giusti, come accaduto contro Spezia, Empoli e Fiorentina.
Se questo era il piano, qualcosa non ha funzionato. Tornati dalla pausa per i mondiali in Qatar, i rossoneri non hanno quasi mai dato l’impressione di essere una squadra in grado di lottare per il titolo. È bastato un pareggio casalingo con la Roma per far crollare il castello di carte e spazzare via ogni certezza.
Il lavoro di Maldini e Massara ha rappresentato uno dei motivi principali della crescita del Milan è stata la capacità di saper scegliere i giocatori da inserire in rosa, dal ritorno di Zlatan Ibrahimovic fino alla scelta di Maignan per rimpiazzare Donnarumma. Non quest’anno.
Sarebbe eufemistico affermare che su Charles De Ketelaere fossero alte ed altre, e che nulla sia stato mostrato, fino ad ora. Questo non vuol dire che il fantasista belga non si affermerà in futuro, ma nella stagione corrente il suo apporto è stato nullo, al punto da essere rimpiazzato nell’undici titolare da Brahim Diaz. Un altro giocatore che avrebbe dovuto fare la differenza è Divock Origi, arrivato a parametro zero e che ha messo a referto soltanto due reti (in tutte le competizioni). Troppo poco per un giocatore che il Milan reputa importante, dal momento che è il più pagato della rosa (assieme a Theo Hernandez).
E poi ci sono gli altri. se Thiaw sembrerebbe aver trovato ormai un posto fisso nell’undici titolare di Pioli, si potrebbe fare il discorso opposto per Pobega, che negli ultimi due mesi ha collezionato meno di trenta minuti. Dest non ha convinto, al di là dei problemi fisici, e Vranckx di fatto è come se non facesse parte dei convocabili.
Un altro giocatore da cui ci si aspettava di più è Yacine Adli. Cresciuto nelle giovanili del PSG per poi trasferirsi a Bordeaux, Maldini e Massara hanno creduto nelle potenziali del ragazzo al punto da scommettere dieci milioni e lasciarlo in prestito in Francia perché continuasse a crescere. Dal suo arrivo a Milanello non è riuscito a convincere Pioli, che gli ha concesso soltanto 121 minuti in tutta la stagione.
A gennaio sarebbe potuto andare in prestito, c’erano dei club interessati a lui, ma i rossoneri hanno deciso di trattenerlo per testarlo per altri sei mesi. Secondo La Gazzetta dello Sport il tempo sarebbe ormai scaduto e il centrocampista francese è destinato a lasciare il Milan in estate.