I silenzi assordanti del Bologna di mescolano a un triste addio a parametro zero, che conferma l’immobilismo felsineo.
La calma piatta di questo inizio mercato ha fatto alzare un po’ la voce a un Thiago Motta che sarebbe potuto finire ad allenare il Paris Saint Germain (era uno dei papabili prima che la scelta finisse su Luis Einque) ma continuerà a guidare i rossoblù, che attualmente non si sono mossi.
L’allenatore italo-brasiliano è un po’ impaziente: ha chiesto rinforzi che non stanno arrivando, vede andar via giocatori e altri che dovrebbero essere blindati, ancora in attesa. Motta vorrebbe una rosa già pronta per l’inizio del ritiro, non vorrebbe cambiamenti dopo l’inizio della preparazione: quasi impossibile che avvenga il primo caso, il rischio è che non possa accadere neanche il secondo.
Finora l’unica certezza è Sam Beukema, difensore classe 1998, che dopo aver disputato 81 partite con sei reti in due anni ha lasciato l’AZ Alkmaar, acquistato a titolo definitivo per dieci milioni di euro e legatosi con il club emiliano con un contratto quadriennale. Un po’ pochino soprattutto considerando che all’orizzonte non ci sono operazione in dirittura di arrivo. Non solo.
La dirigenza bolognese sta ancora riflettendo e lavorando anche alle conferme (o addii) di giocatori del calibro di Riccardo Orsolini, Nicolas Dominguez e Marko Arnautovic, senza dimenticare quel Ferguson ancora appetito da svariati club inglesi.
Preoccupano soprattutto Riccardo Orsolini e Marko Arnautovic: il primo è da tempo nei radar del Napoli a cui serve un esterno d’attacco proprio con quelle caratteristiche anche se piace (e tanto) anche alla Fiorentina; il secondo sgomita per andare via: spera in una chiamata dalla Roma se dovesse tramontare definitivamente l’operazione Scamacca, confida nella Juventus come valida alternativa.
Intanto c’è un addio triste e a parametro zero. Nicola Sansone non vestirà la maglia del Bologna nella stagione che verrà. Questa è una certezza, non proprio una bella notizia né per lui né per le casse felsinee.
“Io posso andare via a testa alta, ho dato tutto. Soprattutto negli ultimi sei mesi. Sono sincero: mi aspettavo qualcosa, un’offerta, anche con ingaggio ridotto. Non c’era nessun problema”. Parole chiare quelle dell’attaccante nato a Monaco di Baviera da genitori italiani originari di Novi Velia ma italiano a tutti gli effetti.
L’intervista sul Corriere dello Sport trasuda di malinconia. “Non voglio fare polemiche – conclude in uno stralcio di una lunga intervista – le scelte della società si rispettano e si accettano. Però mi dispiace“.
La buona notizia per l’italo-tedesco è che potrebbe comunque rimanere in Serie A. Già, nonostante tutto ruoti intorno a Dia (e al suo futuro) la Salernitana una proposta a Nicola Sansone l’ha fatta. A differenza del Bologna.