Gli opposti si attraggono. Il super Barcelona è tornato, Xavi ha messo il suo trofeo stagionale in bacheca, è primo in campionato ed ha appena staccato il pass per la Copa del Rey. Ma, c’è ma. Un grosso ma.
Ma c’è chi non è contento di questa situazione. Una situazione raggiante, sia chiaro: da quando è ricominciata la stagione in Liga, solo grandi gioie per la squadra di Xavi. In campionato è scoppiata la coppia, complice anche la sconfitta di un balbettante Real Madrid: gli azulgrana le hanno vinte tutte (a differenza dei Blancos, caduti in Liga a Vila-Real) e ora sono a +3.
La finale di Supercoppa spagnola ha confermato lo status quo: il 3-1 del Barcelona sul Real Madrid è la chiara conferma dello stato di forma della capolista, diventata preda, e i campioni in carica, cacciatori con le polveri bagnate. Come ha dimostrato anche la Copa del Rey.
Barça a valanga contro il Ceuta negli ottavi: Raphinha, doppio Lewa e Ansu Fati, c’è gioia perfino per Frank Kessié, la manita con clen sheet è servita. Il Real Madrid? I Blancos di Ancelotti vanno sotto 2-0 contro l’indigesto Villareal. A mezz’ora dal termine ci pensano Vinicius Junior, Eder Militao e l’eroe per caso Dani Ceballos a capovolgere tutto: 3-2, qualificazione ai quarti, ma questo Madrid non convince.
In casa Barcelona, invece, tutti felici e contenti. O quasi. “Memphis ha chiesto di andarsene, non so se è ufficiale, comunque è ufficioso, posso dirvi solo questo”. Le parole arrivano direttamente dall’entrenador Culè, e quel Memphis sta per Depay.
L’attaccante (sinistro) della nazionale olandese era arrivato al Camp Nou a 19 giugno 2021, firmando da svincolato dopo una bella l’esperienza ma senza lieto fine, con l’Olympique Lionnais, col quale ha disputato 139 partite, condite da 63 reti.
In terra catalana, partenza in quarta per l’ex Manchester United, bell’approccio, subito a segno nella pre-temporada, una continuità realizzativa conferma nelle prime giornate di Liga, contro Athletic Bilbao e Getafe.
Ma quella ardore pian piano si spegne. E le trenta presenze sono la cartina di tornasole di un rapporto andato via via scemando. D’altronde Xavi il suo tridente ce l’ha, Lewa-Ansu Fati e Dembele si fanno preferire, così Depay scivola nelle gerarchie, mugugna, trova sempre meno spazio.
“Non sarebbe una tragedia se non lo sostituissimo con nessuno, ma se riusciamo a rinforzarci è meglio”. Xavi non si fascia la testa, a lui il Barcelona piace così. Nemmeno Depay è più ombroso: resterà in Liga, ma con la maglia dell’Atletico Madrid. Ora sì che sono tutti felici e contenti.