L’assenza di Marko Arnautovic è pesante, se non fosse che il possente attaccante del Bologna ha realizzato 8 reti (con tre rigori annessi). Ma per fortuna c’è chi lo sta sostituendo alla grande.
Ancora non si sanno i tempi di recupero dell’ariete felsineo, alle prese con un trauma contusivo-distorsivo avampiede destro, che gli ha fatto saltare le ultime partite della squadra di Thiago Motta in campionato.
Le sue condizioni sono continuamente monitorate dallo staaff medico rossoblù. Difficile vederlo in campo in Coppa Italia, anche se non è da escluderlo, probabilmente potrebbe recuperare per la gare del 23 gennaio contro quella Cremonese, appena passata nelle mani di Ballardini, castigatrice del super Napoli proprio in Coppa Italia.
Il Bologna che pensa alla prossima sfida di campionato è una squadra in salute, al netto dei suoi infortunati, come evidenziato nell’ultimo turno di Serie A. Un grande blitz, in rimonta.
Era passata in svantaggio alla Dacia Arena, sta cadendo per mano del redivivo Beto, prima della rimonta firmata da Nicola Sansone e Stefan Posch, difensore austriaco compagno di squadra di Arnautovic anche in nazionale, in prestito dai tedeschi dell’Hoffenheim.
“Udine è stata una liberazione assoluta. Per i tre mesi che ho passato, per alcune parole che mi avevano fatto dispiacere, perché mi era stato annullato un gol prima, perché contro Bijol era angolo o rigore”. Nicola Sansone riavvolge il nastro e tira fuori tutta la sua rabbia, ora che ha finalmente trovato la luce fuori dal tunnel.
Thiago Motta non ne voleva sapere di contare, nato a Monaco di Baviera ma praticamente italiano di adozione. Glielo aveva detto proprio in faccia, in nome di una sincerità che l’allenatore italo-brasiliano ha sempre avuto. “Mi aveva chiesto espressamente di essere ceduto, di andar via – rivela proprio Sansone, sempre in uno stralcio di un’intervista sulle colonne della Gazzetta dello Sport – ma io non ho mai voluto. Siamo in pieno mercato e non si sa mai, ma sto bene qui”.
Sansone si toglie qualche sassolino dagli scarpini: “Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto un po’ di più. Tanto che dopo l’Inter ho chiesto un confronto con Motta. Mi disse che sarebbe stato meglio trovare un’altra squadra. Ci rimasi male, non me l’aspettavo, ma la sincerità l’ho apprezzata. Così come ho apprezzato fiducia e complimenti che mi ha fatto pubblicamente dopo l’Atalanta. Persona vera”.
A Udine il gol liberazione, ma la Dea Sbendata è sempre dietro l’angolo: a Udine non è tornato la gioia per una rete, ma anche un infortunio. Frattura scomposta, almeno un mese di stop. Fortuna che sta tornando Marko Arnautovic.