Milan, closing in bilico: Berlusconi pronto a ritornare

Sembra proprio che l’affaire Milan non possa dirsi definitivamente concluso.

I cinesi stanno faticando parecchio per ottenere il denaro necessario per il closing e Berlusconi, dal canto suo, si ritrova a dover considerare ancora aperta la questione. Quella che oramai è diventata una telenovela si arricchisce quindi di un nuovo, incredibile elemento. Proprio così, perché il closing che porterà il Milan nelle mani dei nuovi proprietari cinesi, fissato per il 13 dicembre, potrebbe slittare ulteriormente.

A rivelare lo scoop è Repubblica, che parla di una cordata cinese sempre più in difficoltà nel versare per tempo i 420 milioni pattuiti per la cessione.

Sempre Repubblica, però, spiega che questo ritardo non starebbe infastidendo più di tanto Silvio Berlusconi, che anzi sembrerebbe intenzionato a sfruttarlo a suo vantaggio su almeno due fronti diversi: da una parte per alzare la posta in palio nella misura di 100 milioni, e dall’altra per poter pretendere di rimanere in sella al Milan pur sotto la nuova gestione. Il Cav vuole insomma che continui a decidere lui su questioni chiave come il calciomercato e la tattica.

E se il closing non dovesse proprio andare in porto, a quel punto Berlusconi non si perderebbe certo in un bicchiere d’acqua: l’ex premier ha affermato ai microfoni di Matrix che «se il closing non si farà dovrò riprendermi il Milan e lo farò con molto piacere, ma si dovrà cambiare strategia: dovrà essere un Milan tutto italiano e tanto tanto giovane».

Alberto Mengora