Morata ha detto sì: accordo totale | Firma e ufficialità
Nemo profeta in patria, un proverbio ad hoc per Alvaro Morata, a cui Madrid non riesce proprio a esaltare le qualità.
Era tornato proprio nella capitale spagnola, sponda Colchonera stavolta, per ritrovarsi, dopo l’esperienza non proprio memorabile al Chelsea, intramezzata dalla parentesi proprio nella Juventus, quella vincente, di Max Allegri. Quella che fu.
Eppure Madrid è la città in cui è nato, nella quale ha giocato, addirittura con tre squadre: due anni nella Cantera dell’Atletico Madrid, uno in quella Getafe prima di firmare per il Real Madrid. Con le Merengues Alvaro Morata si mette in evidenza nel settore giovanile madridista, a tal punto da bruciare le tappe: passa subito al Real Madrid Castilla, la seconda squadra del Real Madrid, perché lì in Spagna funziona così. Termina il suo apprendistato in prima squadra, grazie a José Mourinho, che lo portò nella tournee (estiva) madridista negli Stati Uniti.
Con il Real Madrid vince tutto, due scudetti, una Supercoppa, perfino due Champions League, una Supercoppa Europea e una Coppa del Mondo, ma sempre da dodicesimo, quello che giocà sì, ma difficilmente parte titolare.
Nel 2014 un piccolo strappo: Morata alla Juve per 20 milioni di euro, nonostante il Real Madrid si tiene la possibilità di esercitare il diritto di recompra o al termine della stagione 2015-16 o al termine della stagione 2016-17, pagando 30 milioni. Con Allegri non cambia il motivetto di un Morata sempre miglior “dodicesimo”, ma quel centravanti cresce. Tanto. A tal punto che quel diritto di recompra il Real Madrid lo esercita, riportandolo a Madrid nel 2016.
La storia si ripete
Ma non va. Sempre la stessa storia. Morata fa a sportellate, la discontinuità non lo aiuta, così dopo appena una stagione vola in Inghilterra, stavolta a titolo definitivo, per oltre 60 milioni di euro. Si rivelerà una cifra spropositata, anche qui l’avventura di Morata termina prima del tempo, dopo appena due stagioni.
Nuovo ritorno a Madrid, stavolta quella biancorossa, con la parentesi Juventus. Sempre la stessa storia. Morata vorrebbe più spazio, ma non può. Non sfrutta le occasioni, alterna super prestazioni (e gol) ad altre anonime.
Non c’è due senza tre?
Il futuro sembra scritto stavolta. La Juve, soprattutto Allegri, vorrebbe riportarlo a Madrid, dove forse di è visto il miglior Morata, in termini di prestazioni e di continuità. Ma dalla Spagna sono convinti che il celebre proverbio secondo cui non c’è sue senza tre, non vale da quelle parti.
Secondo Marca Alvaro Morata ha detto sì al rinnovo con i Materassai di Madrid, che lo terrà almeno fino al 2026. Un rinnovo al ribasso. Come le sue quotazioni.