Il Motomondiale 2023 è iniziato col botto. Anzi, con i botti: quello stra-positivo di un Bagnaia subito top, ma non solo.
Un autentico polverone ha alzato l’ennesimo incidente di Marc Marquez, che ha coinvolto il povero Miguel Oliveira nella prima gara della stagione. Inizialmente non si erano evidenziate fratture per il malcapitato portoghese, la cui unica colpa è stata quella di essersi trovato per caso dalle parti di Marquez, che lo ha semplicemente travolto. Ma così non è.
Ulteriori accertamenti, infatti, hanno evidenziato altri problemi che precluderanno a Miguel Oliveira di essere presente a Termas de Rio Hondo, in Argentina, dove la MotoGP è attesa dalla sua seconda prova. Oliveira proverà a recuperare per l’appuntamento che si disputerà due settimane dopo, ad Austin, in Texas.
“Non parteciperà al GP d’Argentina. Sicuramente non è il tipo di notizia che ci piace dare, ma la cosa principale è che Miguel tornerà presto in piena forma”. Questo il post ufficiale della RNF Aprilia sui social che certifica l’esclusione di Miguel oliveira dal prossimo Gran Premio.
Magari fosse solo Marc Marquez, lo si fermerebbe e sarebbe risolto il problema. In realtà, Portimao è stato galeotto per altre tre piloti, tutti e tre out per il Gran Premio d’Argentina. Lo stesso Marc Marquez, ma anche Pol Espargaro ed Enea Bastianini.
Senza dimenticare che anche Jorge Martin, colpito dal temerario Marc Marquez durante l’ormai famigerato lungo alla curva 3, ha riportato una contusione alla coscia e la frattura a un dito del piede destro, che potrebbe fargli saltare la gara, anche se qualche speranza c’è.
Marc Marquez a parte, colpevole al 100 per cento, a tal punto che non solo salterà il GP Argentina ma dovrà scontare anche due giri lunghi di penalità alla prima corsa che disputerà, questa MotoGP sembra più pericolosa degli anni passati, e non può essere tutto riconducibile alla Sprint Race. Che, è il caso di ricordare, sarà presente il giorno prima di tutte le gare.
Il clamoroso errore di Marquez, più volte accusato di guida pericolosa, sin dai tempi di Valentino Rossi, pone l’accento sullo sviluppo di queste nuove moto: aerodinamica e ali costringono i piloti a frenare in maniera differente, soprattutto a non poter cambiare proprio più, come prima, la traiettoria. Sia chiaro, nessuna giustificazione per Marc Marquez, reo confesso fra l’altro.
Lo spettacolo deve continuare sussuranno i fautori di questi prototipi, ma dal Portimao arriva un alert sulla sicurezza da non sottovalutare affatto. L’Argentina, senza Marc Marquez, ci dirà di più al riguardo.