Il giocatore è arrivato nel corso della sessione di mercato estiva in prestito con diritto di riscatto, ma non ha convinto Simone Inzaghi.
L’Inter è pronta a scendere in campo questa sera nell’anticipo del 26esimo turno di Serie A contro lo Spezia. Dopo la vittoria contro il Lecce i nerazzurri vogliono (e devono) dare continuità per restare aggrappati al secondo posto e tenere a distanza il quinto, che dista soltanto tre punti ed è occupato dal Milan (peggiore differenza reti rispetto alla Roma).
La gara all’Alberto Picco sarà un test probante anche in vista del ritorno degli ottavi di Champions League a Oporto, fino ad oggi con ogni probabilità la partita più importante della stagione. Simone Inzaghi ieri in conferenza stampa ha fatto anche il punto sugli infortunati: “Dimarco sta bene, sarà convocato. Correa ha lavorato parzialmente in gruppo, ma non verrà a La Spezia con noi. Skriniar purtroppo è ancora fermo, speriamo che al rientro possa unirci con noi”.
In questo campionato l’Inter ha spesso mancato l’appuntamento con i tre punti in trasferta vincendo solo 5 partite su 12, per cui anche sulla carta si potrebbe pensare ad un risultato scontato, non sarà così. I bianconeri sono alla ricerca disperata di punti, dopo averne raccolti soltanto tre nelle ultime sette. L’ultima vittoria risale a quasi due mesi fa, il 15 gennaio all’Olimpico Grande Torino e nel frattempo il Verona ha quasi annullato le distanze.
Inzaghi riproporrà il trio difensivo delle ultime uscite composto da Darmian, Acerbi – che oramai va considerato titolare – e Bastoni. Tornerà dal primo minuto anche Marcelo Brozovic, mentre Calhanoglu partirà dalla panchina. Dimarco non ancora al meglio, quindi sull’out di sinistra sarà nuovamente riproposto dall’inizio Gosens. In attacco, ballottaggio tra Lautaro Martinez ed Edin Dzeko per affiancare Lukaku, certo di una maglia da titolare.
Nel corso della campagna estiva di mercato, l’Inter ha messo a segno alcuni colpi importanti, tra cui ovviamente il ritorno temporaneo di Lukaku, la firma di Mkhitaryan a parametro zero. Ma ha anche cercato di lavorare per il futuro, chiudendo per il prestito di due giocatori, Kristjan Asllani e Raoul Bellanova.
Nessuno dei due sta trovando spazio. Riguardo il centrocampista arrivato dall’Empoli, se in parte è vero che è complesso trovare spazio in un reparto con giocatori del livello di Brozovic, Barella, Mkhitaryan, adesso che è stato arretrato in cabina di regia, Calhanoglu, dall’altra è paradossale che nelle gerarchie sia stato superato anche da Gagliardini, il cui addio a giugno è già certo. Il costo dell’operazione, tra prestito e obbligo di riscatto, è di 14 milioni, per cui era lecito aspettarsi di vederlo in campo per qualcosa in più di 555 minuti.
Bellanova, invece, ha giocato dall’inizio solo nella sconfitta dell’Allianz Arena, per il resto ha raccolto una manciata di minuti disseminati un po’ qua e là. Durante la partita contro l’Empoli a gennaio è stato anche fischiato dal pubblico di San Siro e da allora non è più sceso in campo. Secondo La Gazzetta dello Sport l’Inter ha già deciso che non verserà al Cagliari i 7 milioni di euro per il riscatto.