Non si parlano da settimane | Scandalo nello spogliatoio Inter: hanno litigato
Situazione di gelo nello spogliatoio dell’Inter. Alcuni episodi hanno contribuito a creare questo clima che andrà risolto a fine stagione.
Le critiche dopo l’ottava sconfitta in campionato di La Spezia e tante, tante polemiche. Poi la storica qualificazione ai quarti di finale di Champions League, 12 anni dopo l’ultima volta, arrivata a margine delle sofferenze di Oporto e la resistenza fino all’ultima goccia di sudore della squadra.
In casa Inter la stagione va avanti così ormai da mesi. Un ottovolante continuo che vive di grandi prestazioni e imprese clamorose e di sconfitte o prestazioni deludenti nella partita successiva. E viceversa. Una situazione che ha portato alla vittoria della Supercoppa Italiana, terzo trofeo in diciotto mesi, la semifinale di Coppa Italia e lo storico passaggio ai quarti di Champions.
Poi, però, c’è il cammino in campionato. Il secondo posto, certo, ma anche le otto sconfitte, decisamente troppe e spesso arrivate con avversarie di medio-basso livello, il distacco extralarge dal Napoli capolista (-18) e la delusione per non essere mai stati in corsa per lo Scudetto nella stagione che, in campionato, avrebbe dovuto portare alla seconda stella ed al riscatto rispetto a quanto avvenuto un anno fa.
La notte del Do Dragao, però, ha sistemato un po’ le cose ed ha portato ad una qualificazione storica di questi tempi, puro ossigeno per le casse societarie e che, comunque andrà a finire, farà guardare con un occhio diverso e ben più benevolo l’annata nerazzurra.
Le dichiarazioni post Oporto e il loro significato
L’uomo più criticato di tutti per l’andamento della stagione è stato senza ombra di dubbio Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino, nel post Do Dragao, ha rilasciato dichiarazioni infuocate che fanno pensare non ai sassolini tolti da una scarpa, ma un vero e proprio macigno di chi non ha apprezzato per nulla le eccessive critiche, ma non solo.
“Quando sono arrivato mi hanno chiesto gli ottavi di Champions ed ora siamo ai quarti dodici anni dopo”; “Siamo secondi in campionato e in 18 mesi abbiamo vinto tre trofei, mentre in dodici anni si era vinto uno scudetto che è costato qualche problemino economico“; “Ora, bisogna continuare a lavorare. Parlerò tra qualche mese. Lo devo ai miei famigliari“. Sono state queste le più importanti dichiarazioni di Simone Inzaghi dopo la partita contro il Porto. Sono state queste le parole con cui il tecnico interista ha voluto rivendicare il lavoro svolto, troppo spesso criticato, a suo dire, ingiustamente.
Gelo nello spogliatoio. Quale futuro
Secondo Tuttosport queste dichiarazioni erano rivolte soprattutto alla dirigenza e ad alcune mosse e dichiarazioni di Beppe Marotta che non sono piaciute ad Inzaghi. L’ad nerazzurro era stato duro con la gestione dei rigoristi di La Spezia, ma aveva anche criticato atteggiamento e situazione dopo la sconfitta di Bologna.
Sono poi trapelate le voci di un malcontento all’interno della società circa le otto sconfitte in campionato, decisamente troppe, e quelle su un possibile ritorno di Antonio Conte, uomo forte per arrivare alla tanta agognata seconda stella. Voci che non sono piaciute a Simone Inzaghi e che hanno portato allo sfogo di Oporto, ma anche e soprattutto al presunto gelo tra il tecnico nerazzurro e Beppe Marotta.