Il campione del Milan e della Nazionale francese continua ad essere decisivo e a segnare nonostante l’età.
Una seconda giovinezza. Sicuramente può essere chiamata in questo modo quella che sta vivendo Olivier Giroud da quando è arrivato in Italia e ha indossato la maglia del Milan. Lo scudetto vinto nella passata stagione con i suoi gol decisivi, le undici marcature stagionali quest’anno e la maledizione della numero nove, in casa rossonera, che non esiste più, proprio grazie al francese.
Alla soglia dei 37 anni Giroud sta vivendo un secondo tempo della sua vita calcistica da protagonista e forse non se lo aspettava nemmeno lui. In casa Milan, poi, anche in una fase non proprio felicissima come questa, lui è stato uno dei pochi positivi e ha continuato a segnare ed offrire prestazioni convincenti.
I tifosi del Milan lo amano e lo acclamano partita dopo partita. Uno dei simboli del magnifico ed inaspettato scudetto dello scorso anno è proprio lui: quel numero nove con la barba che ha fatto dimenticare, in un colpo solo, anni di delusioni e disillusioni.
Anche con la sua Nazionale, d’altronde, Giroud è stato importante e decisivo. Chiamato a sostituire l’infortunato Benzema al Mondiale, infatti, ha messo a segno ben quattro reti, è diventato il miglior marcatore della storia dei blues ed ha trascinato la Francia alla finalissima, poi persa contro l’Argentina.
La carta d’identità, però, è un ostacolo insormontabile che nessuno può ignorare. A settembre prossimo, infatti, Giroud compirà 37 anni e, purtroppo, dovrà cominciare a pensare anche a quando appenderà gli scarpini al chiodo.
Intervistato da France 2, però, l’attaccante del Milan ha parlato proprio di questo e ha fatto intendere di non aver ancora nessuna intenzione di smettere. “Non sono ancora pronto per appendere le scarpe al chiodo. Mi sento bene e sono motivato ad andare avanti. Ho anche la forma fisica per farlo”. Queste le dichiarazioni dell’attaccante.
Nella stessa intervista, poi, Olivier ha anche parlato del suo rapporto speciale con la maglia della sua Nazionale e di come sogna di continuare a giocare anche con quella casacca. “La maglia della Francia – dice Giroud- la porto nel cuore e non sono ancora pronto a togliermela”.
Il francese continua: “Per ora sono a disposizione. Non so per quanto e dove posso arrivare. Ai prossimi Europei, o anche oltre, non so dirlo. Fin quando starò bene non mi pongo limiti”.