Nel Monday Night, Gianpiero Gasperini non si è avvalso delle prestazioni di Rasmus Hojlund. A dirla tutta è un po’ in calo nelle ultime uscite. Ma il suo talento è stato notato un po’ da tutti.
L’Atalanta è tornato al successo nel momento più importante della stagione, proprio all’ultima chiamata in chiave Champions League, battendo 3-1 un diretto competitor per l’Europa che conta: la rabberciata Roma di Mourinho.
A rompere l’equilibrio ci ha pensato il redivivo Mario Pasalic, ben imbeccato da un altro redivivo, Duvan Zapata. Inutili gli inserimenti di Dybala ed El Shaarawy nella ripresa, il raddoppio di Toloi non manda kappaò i giallorossi, che riaprono l’incontro con Pellegrini. Ci pensa un paperone di Rui Patricio a regalare a Koopmeiners il pallone del 3-1.
Hojlund ha giocato dieci minuti scarsi, non segna da un po’ ma se chiedete a Gasp cosa pensa li lui, vi risponderà così.
“Tecnicamente e sotto molti aspetti, a 20 anni, ne conosco pochi di attaccanti così forti – ammette l’allenatore della Dea – ha però margini di crescita notevoli: in certe situazioni, come nel gioco aereo, dentro l’area di rigore o nell’ultimo passaggio”.
L’Atalanta vorrebbe tenerlo, almeno un altro se non due anni, preferirebbe cedere Zapata a giugno, ma è proprio Gasp a insinuare un dubbio che non fa dormire sonni tranquilli ai nerazzurri. “In questo momento appena si vedono giocatori di questo livello gli piombano addosso top club europei – continua – con offerte difficilmente rinunciabili per una società come l’Atalanta”.
In effetti sono in tanti a rimanere stregati dal talento danese, classe 2003, cresciuto nel settore giovanile del Copenhagen prima di approdare in Austria per indossare la maglia dello Sturm Graz.
L’Atalanta lo ha preso ad agosto, un affarone quei 17 milioni di euro, a quanto pare. Hojlund non ha avuto nessun problema a trovarsi il suo spazio, metabolizzando subito gli schemi tattici di Gasperini. Secondo BT Sport, quelle offerte irrinunciabili di cui ha parlato l’allenatore nerazzurro in conferenza stampa per il nazionale danese potrebbero arrivare da Manchester United (che cambierà volto questa estate per rilanciare le sua ambizioni in Premier) e da quel Real Madrid a caccia dell’erede di Benzema, che si possa accomodare in panchina senza far storia nei prossimi due-tre anni, crescendo senza fretta e diventando quel prospetto di top player che è tutt’ora.
Attenzione anche al Bayern Monaco, secondo la stampa tedesca, insomma la sensazione è che l’asta sia appena iniziata, il prezzo è salito almeno al triplo di quello che ha speso l’Atalanta per prenderlo dallo Sturm Graz.