Tutto cambia, tutto si trasforma. Davvero curiosa la stagione di Cancelo partito nel Manchester City e ritrovatosi un po’ caso nella rivoluzione Bayern.
Incontrerà la sua ex squadra nei quarti di Champions League, quella che ne detiene ancora il cartellino, ma non sa minimamente cosa si riserva il presente, figuriamoci il futuro.
Aveva lasciato l’Etihad dopo il Mondiale perché Pep Guardiola non gli garantiva il posto, Cancelo pensava di rigenerarsi a Monaco di Baviera, ignaro degli eventi che sarebbero accaduti di lì a breve.
Il Bayern comincia nel peggior dei modi l’era post Mondiale in Germania. Riparte dopo la lunga sosta con il freno a mano tirato, perde la vetta della classifica, pur eliminando il favoritissimo Paris Saints Germain negli ottavi di finale, senza subire nemmeno un gol da Mbappé e Messi. In Germania non va, così ne fa le spese Julian Nagelsmann, che aveva dato il placet all’acquisto a titolo temporaneo di Cancelo, in prestito dal Manchester City con un’opzione per il riscatto fissata a 70 milioni di euro.
L’arrivo di Tuchel scombussola i piani di Cancelo, che sperava di mettersi in mostra per restare a Monaco di Baviera. Il Bayern si è ripreso tornando in testa alla Bundesliga grazie al 4-2 nello scontro diretto contro il Borussia Dortmund subito dopo la sosta. Ma con il nuovo allenatore dei bavaresi Cancelo non ha (di nuovo) il posto assicurato (era già accaduto al Manchester City con Guardiola).
Strano davvero il destino dell’ex esterno di Inter e Juventus. In Champions League, nei quarti, incrocerà i destini proprio del Manchester City, pur sapendo che quasi certamente non resterà nemmeno al Bayern, a prescindere da come andrà il quarto di finale più equilibrato e affascinante della Champions, al pari di Real Madrid-Chelsea, nella stessa parte alta del tabellone di Bayern e Manchester City.
Sarà davvero curioso vederlo scendere in campo, ammesso e non concesso che Tuchel lo faccia giocare nell’andata dei quarti di finale, in programma all’Etihad di Manchester il prossimo 11 aprile alle ore 21. Ecco all’orizzonte, però, prospettarsi la terza via. Né Manchester City né Bayern Monaco, sullo sfondo del nazionale portoghese potrebbe essersi un ritorno nella Liga iberica. Quella spagnola.
Lasciato il Benfica nel 2014, infatti, l’ormai 29enne di Barreiro approdò proprio in Liga, all’inizio in prestito, poi a titolo definitivo in quel Valencia dove resterò tre anni, nel quale fece faville, affermandosi come uno degli esterni (moderni) più promettenti della sua generazione.
E in Spagna potrebbe tornare, anche se al Barcelona. Secondo il quotidiano Sport, gli azulgrana avrebbe già sondato il terreno con il Manchester City. Magari potrebbe uscire fuori la stessa formula prestito, stile Bayern. Il Barça non disdegnerebbe, bisogna capire se il City è d’accordo.