La settimana che porta alla finale di Champions League trascorre tra tanto ottimismo e fiducia, ma anche un certo tipo di mercato.
L’Inter ha chiuso il campionato con un successo. Un altro successo, l’ennesimo di un finale di stagione che volendo lascia tanti rimpianti per quello che poteva essere e non è stato: l’1-0 di Brozovic al Grande Torino vale il terzo posto, a due dalla Lazio e a 21 punti dalla capolista Napoli. Francamente troppi. Tant’è.
C’è stata un’altra Inter. Un’Inter che ha messo in bacheca la Supercoppa a Riyad, per di più contro gli odiati arcinemici sportivi del Milan, travolti 3-0.
Un’Inter che si è ripetuta anche in Coppa Italia, piegando una Fiorentina che forse meritava miglior forza, battuta per episodi, perché la Beneamata in attacco ha Lautaro Martinez e la Viola, nel momento topico della finale dell’Olimpico, Jovic.
C’è un’Inter in finale di Champions League, a 13 anni da Madrid e dal triplete di Mourinho. Potrebbe arrivare un “triplettino”, Manchester City permettendo. Un Manchester City che sì può ambire al triplete dopo la conquista della FA Cup, eguagliando proprio un altro Manchester, lo United di Sir Alex Ferguson del 1999. Poi si penserà a tutto il resto.
Il terzo posto e soprattutto i quasi 100 milioni di euro provenienti dalla UEFA hanno tranquillizzato una società che a un certo punto ha seriamente preso in considerazione la possibilità di privarsi di Simone Inzaghi, ora più sicuro che mai.
Se l’allenatore piacentino rappresenta la certezza, tanti i dubbi per rinforzare la rosa: bisogna trovare l’erede di Skrniar, capire come evolverà la situazione un Lukaku. Il belga tornerà di sicuro al Chelsea, poi tutto è possibile, con una sola postilla, la volontà del giocatore di tornare nella Milano nerazzurra. Ma c’è dell’altro.
La Reuters ha sganciato una bomba mediatica. Citando fonti che hanno familiarità con la vicenda, l’imprenditore finlandese Thomas Zilliacus starebbe per far un’offerta a Zhang, tramite la sua holding, la XXI Century Capita.
L’ex Nokia voleva già acquisire il Manchester United, invano. Ora ci starebbe, condizionale d’obbligo, provando con l’Inter. Sempre la Reuters, per par condicio, ha citato la smentita di Suning, secondo cui “Non c’è nessun processo di offerta“, il virgolettato attribuito ad un rappresentante della comunicazione di Suning Holdings Group. Ma non è la prima volta che si parla di un’eventuale cessione da parte della proprietà dell’Inter. Prima la Champions, prima si capirà se sarà una bomba mediatica inesplosa, oppure no.