Si è andati in sosta con la Lazio seconda in campionato. Un risultato a dir poco sorprendente considerando l’annataccia di Immobile e i rapporti tutt’altro che idilliaci fra Tare e Sarri.
Senza ombra di dubbi la stagione più difficile della carriera di Ciro Immobile in Italia, più di quella fra alti e bassi in Germania con la Banda dell’Oro, il Borussia Dortmund.
I foschi presagi di una stagione maledetta a fine settembre: un problema muscolare mette kappaò il centravanti biancoceleste dal 22 settembre al 3 ottobre. Salta una sola partita, torna prima del tempo, in tempo per farsi male ancora.
L’infortunio al bicipite femorale del 17 ottobre è più grave per l’attaccante partenopeo: da 11 giorni di stop si passa a 22. Torna in campo sabato 8 novembre, ma quattro giorni dopo è costretto nuovamente a fermarsi per un problema alla coscia. Sarri lo perde di nuovo, e non ha un sostituto perché la Lazio non ha mai creduto che ce ne fosse bisogno. Mossa completamente sbagliata, a conti fatti. Tant’è.
La sosta per i Mondiali in Qatar aiuta Immobile a recuperare dall’infortunio, ma neanch poi così bene, visto che il 15 gennaio quel problema alla coscia torna a farsi sentire, costringendo il quattro volte capocannoniere della Serie A, ad alzare nuovamente bandiera bianca, per altri dodici giorni.
“Re Ciro è tornato” questo l’osanna della stampa dopo la doppietta di Salerno, che sembrava aver rimesso tutto al suo posto: Immobile in campo e puntualmente sul tabellino dei marcatori. Macché.
A inizio marzo il nuovo stop, il quinto in sette mesi calcolando il Mondiale. Maurizio Sarri non ha mai usato alibi per le reiterate assenze del suo goleador, che dovrebbe tornare a Monza, al rientro dopo la sosta. Semmai Sarri ha detto altro, che ha infastidito Tare.
Al diesse non sarebbero piaciute per niente le frase dette da Sarri su una rosa poco profonda che non era in grado di gestire campionato e coppe. “Sono state scritte e dette cose assolutamente non vere. Nessun problema con nessuno”. Ma fra i due non c’è un grande rapporto, questo lo sa anche Lotito, sceso in campo pubblicamente con una nota ufficiale per chiudere un fastidioso botta e risposta.
Nessuna sorpresa, dunque, se Sarri dovesse mai lasciare la Lazio a fine stagione. Lui vuole chiarezza dal mercato, nonostante un contratto firmato fino al 2025. Dagli Emirati, secondo il Messaggero, sarebbe già stata rifiutata un’offerta da 7 milioni a stagione. Attenzione poi: Tottenham, West Ham ed Everton sono tornate alla carica. Senza contare che Milan e Fiorentina sono alla finestra per capire l’evolversi della situazione.