La stagione della doppia finale ha riportato in auge la Fiorentina e confermato l’ascesa del suo allenatore: Vincenzo Italiano.
I lati positivi dei rimpianti per ciò che poteva essere ma non è stato è che alla Fiorentina manca davvero poco per sedersi al tavolo delle grandi.
La finale di Coppa Italia l’ha vinta l’Inter, soffrendo, volendo anche immeritatamente, soprattutto dopo quel secondo tempo arrembante dei Viola, che hanno messo la finalista di Champions League davvero alle corde.
E se Jovic avesse trasformato in gol quelle 2-3 colossali occasioni da gol, adesso si parlerebbe di un capolavoro di Vincenzo Italiano.
L’allenatore nato in Germania (a Karlsruhe) ma italianissimo avrà modo di rifarsi. Già, c’è un altro capolavoro da completare, quello di una competizione che per la Fiorentina è iniziata ad agosto: la Conference League.
Un’avventura cominciata il 18 agosto con la doppia sfida vinta contro gli olandesi del Twente, proseguita attraverso i confronti con FK, Istanbul Başakşehi e Heart of Midlothian. Sivasspor, Lech Poznan (che sofferenza coi polacchi, che per poco non ribaltavano tutto al Franchi) e dulcis in fundo il Basilea. Che sorprende la Viola 2-1 a Firenze, prima di essere domata al Saint Jacob ai supplementari.
Così la Fiorentina è in finale di Conference League, dove affronterà il blasonato West Ham nella sfide dell’Eden Park di Praga, in programma mercoledì 7 giugno alle 21. Italiano vuole un altro finale rispetto a quello amaro dell’Olimpico. Poi? Poi chissà.
L’ex allenatore dello Spezia, anche nei momenti più complessi di una stagione cominciata con una partenza ad handicap, ha avuto sempre un alleato forte, che gli ha coperto le spalle. Proprio Rocco Commisso, che farà di tutto per trattenerlo. Ammesso che ci riesca.
Sì perché Vincenzo Italiano è un nome caldo per la panchina del Napoli, nonostante la trattativa sia in stand by proprio per la finale di Conference League contro il West Ham.
Anche la Fiorentina, Commisso a parte, non si è mossa per il rinnovo, proprio per lasciare il gruppo squadra e Vincenzo Italiano concentrati al massimo. Non è un segreto però la stima che nutre Dela per Italiano.
Il presidente del Napoli, uno dei pochi che tratta direttamente con gli allenatori, ha sempre avuto parole al miele per Italiano, e non sorprenda se dopo il 7 giugno, dovesse chiamarlo. Negli scorsi giorni, infatti, in occasione della finale di Coppa Italia, fu lo stesso presidente azzurro a omaggiarlo. “Sono sempre stato un estimatore di Italiano. Quando mi ha battuto 4 anni fa, sono andato nel suo spogliatoio a complimentarmi con lui. Pronto per una big? E’ già in una grande”.