I foschi presagi di un’annata dove la Serie A di calcio, in streaming, conferma tutte le criticità e le complessità, c’erano già stati ad inizio campionato.
Era agosto, le prime due due-tre giornate con quell’odioso buffering che non permetteva la visione delle partite di calcio by DAZN, ai suoi utenti. Paganti.
Allora, era agosto, si mosse subito l’AGCOM, seguita dalla Lega. Entrambe chiesero spiegazioni alla piattaforma in streaming che detiene tutta la Serie A (7 partite in esclusiva a giornata, 3 in co-esclusiva con SKY), tutto si risolse con un faticoso rimborso per gli utenti.
A onor del vero, ogni qualvolta DAZN ha incontrato un problema, l’ha risolto, e non si è mai più ripresentato. Il guaio, però, è la moltiplicazione delle (nuove) criticità, esplose durante Inter-Napoli dello scorso 4 gennaio, giornata nella quale anche Udinese-Empoli fu attanagliata dall’impossibilità di essere vista, per tot minuti.
DAZN si è difesa, accusando parti terze per il problema della mancata visione, previo summit d’urgenza, alla presenza dei ministri Urso e Abodi, con AGCOM e Lega parte interessate, tutti al MIMIT.
Nessuna rescissione di quel contratto triennale che DAZN ha pagato (profumatamente grazie all’iniziale partnership con TIM, prima dell’uscita quest’anno del colosso della telefonia) un anno fa e per cui gode dei diritti televisivi anche per la stagione che verrà. Ma è chiaro che l’alert lanciato dalle parti nell’ultimo incontro, positivo e soddisfacente, suona come un signor campanello d’allarme.
Primo, perché come ha ricordato Abodi: “Voglio misurare nel tempo la volontà del gruppo di investire nel nostro paese”. Secondo, perché i rimborsi sono scattati automatici. “L’indennizzo – comincia così la nota ufficiale della piattaforma in streaming – avverrà attraverso accredito dell’importo secondo le modalità di pagamento prescelte da ciascun cliente oppure mediante rilascio di voucher, che verranno completate entro febbraio”.
Ma il danno resta. E non è affatto di poco conto. A causa del disservizio causato, a detta di DAZN, da un partner globale esterno incaricato di gestire la distribuzione del traffico sui server (CDN) ed ha avuto una dimensione molto più circoscritta rispetto a quanto occorsa ad agosto, in occasione delle prime giornate di campionato, i rimborsi (automatici) sono stati calcolati, all’incirca, in un quarto di un abbonamento mensile, dai 29,99 euro (abbonamento standard) e i 39,99 (abbonamento plus).
Secondo il credibile Sole 24 Ore, stiamo parlando di più di rimborsi automatici per circa 442mila clienti, con tutte le criticità e tempistiche (lunghe) del caso, per un totale complessiva intorno ai tre milioni di euro.