Ci sono dei giocatori che sono allenatori in campo senza neanche saperlo, prima ancora di appendere le fatidiche scarpette al chiodo. Ecco, Xabi Alonso era uno di questi.
Non sorprenda che il suo nome sia sulla bocca di tutti in ambito mercato, già dai tempi della Real Sociedad, quando si mise in mostra al mondo intero lo si era capito, prima di esplodere definitivamente al Liverpool, ma soprattutto al Real Madrid. Non solo.
Senza contare un Mondiale da protagonista in Sudafrica con la Spagna e sue Europei: quello Austria-Svizzera del 2008, quello in Polonia-Turchia quattro anni più da tardi.
La sua carriera da allenatore (non in campo) comincia ufficialmente nel 2018, quando insieme a un suo ex compagno di squadra al Real Madrid, Raùl Gonzalez Blanco, ma anche Xavi (ora allenatore del Barcelona), Victor Valdés, Joan e Capdevila prende la qualifica di allenatore UEFA.
Gli inizi non potevano che essere nella cantera del Real Madrid, con gli Infantil A per la precisione. Ma è troppo bravo e il settore giovanile gli sta troppo stretto. Così Xabi Alonso vola in un’altra squadra dove aveva militato da giocatore.
L’1 giugno del 2019 viene nominato allenatore del Real Sociedad B, un triennio che gli è servito molto per completarsi. Il Bayer Leverkusen, eurorivale della Roma nella semi di Europa League, arrivò prima di tutti a ottobre 2022, in seguito all’esonero dello svizzero Gerardo Seoane.
Le Aspirine di Leverkusen erano penultime in classifica, con la miseria di cinque punti in otto giornate di Bundesliga, in un amen il Bayer abbandona la zona retrocessione, ora è addirittura sesto, in piena zona Europa, e in semi di Europa League, dopo la fase a gironi disputata in Champions, nel raggruppamento con Porto, Club Brugge e Atletico Madrid, dove è finito terzo estromettendo i Colchoneros dall’Europa.
Secondo la stampa spagnola, ma anche la Sport Bild tedesca, Florentino Perez è rimasto stregato dalla sua crescita, a tal punto che l’avrebbe designato come erede di Carlo Ancelotti, sia nel caso in cui a giugno l’allenatore italiano decide di anticipare la sua partenza con un anno di anticipo rispetto al suo contratto, vista la corte sfrenata che gli sta facendo la nazionale brasiliana, sia dopo il 2024, quando il contratto di Carlo Ancelotti scadrà.
Don Florentino l’ha ormai scelto, non resta che capire quando Xabi Alonso tornerà con le Merengues, non più come giocatore ma come allenatore.