Panchina Napoli: ecco il nome per il post Spalletti | De Laurentiis fa la sua scelta
Nessuno l’ha detto ufficialmente. Né Aurelio De Laurentiis, né il diretto interessato, un sibillino Luciano Spalletti. Per tutti ormai l’ex tecnico del Napoli campione d’Italia.
A meno di clamorosi colpi di scena, la trasferta di Bologna e l’ultima sfida casalinga contro la già retrocessa Samp saranno le ultime partite del Napoli targato Spalletti.
Si evince traducendo le parole dei diretti interessati. Quelle parole non dette, ma così chiare nelle pieghe di frasi da lungo addio, come il romanzo-capolavoro di Raymond Chandler.
Un lungo addio, sì. Lungo perché subito dopo l’aritmetico scudetto sono riuscite fuori, in maniera molto soft questo va detto, tutte quelle incomprensioni fra presidente e allenatore, nascoste dalla grande cavalcata del Napoli in campionato, volendo anche in Champions League, perché se si è scomodato un certo Pep Guardiola per omaggiare questo Napoli, qualcosa di eccellente è stato fatto.
“Non voglio tarpare le ali a nessuno”. A un sibillino Aurelio De Laurentiis si è accodato un altrettanto criptico Spalletti: “Il discorso ormai è definito, è un discorso che viene da lontano, è giusto fare dei ragionamenti, conclusione e poi si va dritti”. Stralci di frasi nella conferenza stampa post Napoli-Inter 3-1 tutte verso quel lungo addio, che ufficializzerà Aurelio De Laurentiis, quando vorrà.
Decide lui
Dela è un presidente che sceglierà anche il suo successore, perché il presidente del Napoli, che piaccia o no è uno che si fa dare il numero di un chicchessia allenatore, lo chiama e intavola direttamente con lui una trattativa. E’ stato sempre così. E così sarà finché Aurelio De Laurentiis sarà alla guida del Napoli, ma anche in qualsiasi club.
A quanto pare deve averle fatte un po’ di telefonate, perché altrimenti non sarebbero uscite subito una sfilza di nomi chiamati a raccogliere una pesante eredità, quella propria dei campioni d’Italia in carica.
Sfogliando la margherita
Spalletti lo potrebbe aver anticipato: “questa squadra non ha bisogno di nulla, va bene così” potrebbe essere letta come un invito alla continuità, quindi 4-3-3. Quindi uno come Vincenzo Italiano potrebbe fare al caso di Dela. Oppure Tiago Motta, emerge allenatore del Bologna. Nei momenti topici spunta sempre il nome di Rafa Benitez, grande amico di Dela.
A proposito di estero, sfogliando la margherita sono usciti alcuni papabili, addirittura Julian Nagelmann, cacciato troppo in fretta dal Bayern Monaco, ma anche Marcelo Gallardo, allenatore di grido dopo i successi in Argentina con il River Plate. Niente De Zerbi, almeno per il momento, resterà al 99,9% in Inghilterra, con il Brighton o chissà se in una big. Difficile l’ipotesi Conte, a meno che non si voglia cambiare sistema di gioco. E allora Gasperini deve entrare per forza nella rosa dei possibili sostituti di Spalletti.