È morto Pietro Anastasi, uno dei giocatori della Juventus degli anni ’70 che sicuramente sarà ricordato a lungo nel tempo. Pietro Anastasi infatti può essere considerato a buon diritto l’attaccante simbolo dei bianconeri. Fra i suoi maggiori successi si ricorda il titolo di campione d’Europa con la Nazionale, ruolo conquistato nel 1968. Nella Juventus conta 333 presenze e 130 goal.
Pietro Anastasi è nato a Catania il 7 aprile del 1948. Da tutti venne considerato esattamente un “uomo del Sud”, che ha saputo diventare un idolo della Torino operaia degli anni ’70.
La sua carriera è stata piuttosto articolata. L’attaccante ha esordito nel Varese e poi dal 1968 al 1976 è rimasto alla Juventus, arrivando a segnare complessivamente 133 goal con la maglia bianconera.
Successivamente Anastasi è passato all’Inter e con la maglia neroazzurra ha giocato 46 partite, segnando 7 goal. La sua carriera di calciatore è stata chiusa nell’Ascoli e infine nel Lugano.
Tutti ricordano il grande successo ottenuto da questo giocatore, quando ha avuto la possibilità di giocare nella Nazionale italiana di calcio. Con la maglia della Nazionale Anastasi è arrivato a disputare 25 gare, mettendo a segno 8 goal.
Uno di questi tiri decisivi è stato quello in occasione della finale dell’Europeo nel 1968 contro la Jugoslavia, nel corso di una partita svoltasi all’Olimpico di Roma.
La Juventus sul sito internet ufficiale della squadra, riferendosi alla morte di Pietro Anastasi, ha fatto riferimento ad un giorno di tristezza e ha voluto rendergli omaggio salutandolo con la parola “grazie”.