Sta facendo la sua prima esperienza lontano da casa, ha un contratto in scadenza e sta riflettendo sul futuro. Un futuro, quello di Pirlo, di nuovo in Italia.
All’ex allenatore della Juventus hanno dato tempo e fiducia quelli del Karagmuruk, una squadra di quartieri. Anzi di quartieri, due per l’esattezza: Vefa e Karagümrük, situati nel distretto di Fatih, nel comune metropolitano di Istanbul.
Anche quando le cose non andavano bene, quando il Karagmuruk era terzultimo, Pirlo non è mai stato veramente in discussione. E i fatti hanno dato ragione al club di Istanbul.
Oltre ai punti, la sua squadra gioca bene: fedele al 4-3-3, ma non integralista, l’ex campione del mondo nel 2006 ha messo diesel in Turchia, e ora naviga in acque tranquille, grazie anche alla sua visione calcistica.
Il Karagmuruk, infatti, è risalita fino al nono posto nella serie A turca: non vincerà da due partite, ma ha una striscia positiva di cinque risultati utili di fila e +7 sulla zona retrocessione. Il club sta già premendo per il rinnovo di contratto. Ma Andrea Pirlo non ha fretta. Aspetta. E fa bene.
“L’Italia è casa mia, ma le esperienze tra Usa e Turchia mi confermano che è importante guardarsi intorno e conoscere nuove culture – spiega l’allenatore bresciano (di Flero) in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport – sono soddisfatto del lavoro al Karagmuruk, ho tanti giovani in crescita e i giocatori ora si divertono”.
E’ proprio Andrea Pirlo a rivelare la sua situazione con il Karagmuruk. “La dirigenza mi ha offerto il rinnovo, ma voglio parlarne a fine stagione. Io voglio crescere nel posto giusto e con un programma adeguato. Il resto è una conseguenza. Io resto fedele al 4-3-3, ma guardo e m’informo sempre per cercare sempre una squadra d’attacco. Ho lavorato coi migliori, ma ragiono con la mia testa. Bel gioco o no comanda chi vince, ma il calcio è sempre più fisico e bisogna aggiornarsi su tutto anche da chi è meno noto”.
Hanno provato in tanti a riportarlo in Serie A. L’ultima in ordine cronologico la Cremonese, per il suo ritorno nella massima serie, ma anche Samp, Spezia e perfino il Sassuolo, prima di dare fiducia a tempo illimitato a Dionisi.
Pirlo non ha fretta, in Turchia sta bene e ha massima libertà. Ma la nostalgia potrebbe essere quanto mai canaglia. “Tornerei alla Juve certamente – conclude – se un top club così ti chiama non si può dire di no”.