Non solo Luis Enrique. Anche per Mauricio Pochettino la sua stagione al Chelsea comincia tra mille dubbi e un caso da risolvere in fretta.
Luis Enrique ha scelto il peggior momento per allenare un Paris Saint Germain che ha deciso di rivoluzionare la sua rosa dopo il flop della passata stagione e travolto dal caso Mbappé. Lucho (chiamato così amichevolmente ai tempi della Roma) ha iniziato la stagione senza Messi e soprattutto con dieci esuberi da piazzare al più presto.
Non se la passa bene neanche Pochettino. Il PSG almeno è rimasto sul tetto di Francia, poco ma quanto basta per aver portato un titolo a Parigi, a differenza di un Chelsea che ha speso oltre 600 milioni di euro in due sessioni per arrivare undicesimo in Premier, al termine di una delle stagioni peggiori della sua storia moderna.
Il presente è un tempo da coltivare per un futuro migliore, ma i Blues sono ancora un cantiere aperte, stanno chiedendo informazioni qua e là ma non c’è un’idea ben precisa sul da farsi. Ha dato via Loftus-Cheek e Pulisic al Milan, vuole Vlahovic e deve capire in fretta il futuro di Romelu Lukaku.
Una situazione in stallo da tanto tempo, perché Lukaku già nella scorsa stagione aveva mandato chiari messaggi a Stamford Bridge, ma nessuno da quelle parti li ha raccolti, con la conseguenza che a metà luglio non si sa ancora che fare con l’attaccante belga.
Lukaku sembra avere le idee più chiare di quelle del Chelsea che ha spinto per l’Arabia pur sapendo che Big Rom non ci sarebbe mai andato, perché lui vuole solo tornare all’Inter. Che, dal canto suo, non ha offerta una soluzione soddisfacente a un club, quello londinese, che ha speso 86 milioni per Lukaku, e gioco-forza deve rientrare di quella ingente somma di denaro, a conti fatti buttata.
Così dal Daily Mail arriva l’indiscrezione che potrebbe scuotere lo stallo venutosi a creare. L’attaccante belga, infatti, avrebbe chiesto, e a quanto pare ottenuto, di comune accordo, di non presentarsi nei primi giorni di raduno del club.
Cinque giorni di permesso che mascherano la volontà di entrambe di trovare una soluzione. Si parte da un presupposto base: l’Inter deve fare uno sforzo in più per prendere Lukaku, ma solo a titolo definitivo, perché un altro prestito non si può.
L’alternativa si chiama Juventus, magari con uno scambio e conguaglio con Vlahovic, che Pochettino vede di buon occhio. Ma questo affare non s’ha da fare: Lukaku vuole solo andare all’Inter.